L’Aquila. Nella mattinata di oggi, 6 settembre 2022, i carabinieri dell’Aquila e della squadra mobile della Questura dell’Aquila hanno eseguito 13 misure cautelari disposte dal giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni dell’Aquila su richiesta della procura della Repubblica presso il medesimo tribunale.
Le 13 misure cautelari si suddividono in 6 misure cautelari in carcere e 7 collocamenti in comunità; costituiscono il culmine di una complessa attività di indagine che ha riguardato oltre 30 indagati minorenni e neomaggiorenni accusati di reati gravi quali atti persecutori, violenze, estorsioni, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti , risse che hanno afflitto il territorio aquilano negli ultimi mesi.
Si è trattato di episodi che hanno destato clamore pubblico, verificatisi all’interno del centro storico, con conseguente allarme sociale nella cittadinanza e con profili di elevata pericolosità anche per la sicurezza e incolumità degli stessi minori coinvolti. L’indagine, culminata con l’operazione odierna, è stata coordinata dalla procura della Repubblica che si è avvalsa di carabinieri e polizia. Gli organi di polizia giudice hanno operato in stretta sinergia mediante il compimento di attività tradizionali nonché attraverso intercettazioni e videoriprese che hanno consentito di fare luce su uno spaccato estremamente allarmante e di ostacolare in percorso criminale in evoluzione.
I soggetti raggiunti da ordinanze cautelari sono accusati di aver promosso e condotto attività dirette a creare forme di predominio su altri coetanei, di controllo di porzioni di aree urban, di smercio professionale di sostanze stupefacenti in zone sensibili in prossimità di scuole con altri gruppi antagonisti di minori. La nazionalità degli indagati è varia e conferma che il disagio e la devianza minorile non hanno una specifica origine geografica. A soggetti ospitati all’interno di comunità di accoglienza di affiancano cittadini italiani.