Il fiuto di Lucky, conosciuto come EFROM dalla Guardia di Finanza, è stato decisivo per il ritrovamento dell’ultimo escursionista disperso. Le unità di ricerca hanno scavato nel punto esatto segnalato dal pastore tedesco arrivato nella mattinata di ieri da L’Aquila.
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Le operazioni erano riprese intorno alle 8:00. Il decollo degli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Polizia è stato possibile solo da Ovindoli, in ragione della fitta coltre di nebbia sul cielo di Forme di Massa d’Albe. Unità cinofile e squadre da terra elitrasportate ai piedi del Bicchero, ad un’altezza di circa 1800 metri, là dove meno di 24 ore prima, erano stati tirati fuori dalla neve i corpi di Valeria, Gian Mauro e Tonino.
I segnali circa un possibile riscontro hanno tardato ad arrivare, la preoccupazione intorno alle ore 12:00 maturava in virtù dello scarso margine offerto dalla finestra di tempo stabile, che consentisse cioè ai soccorritori di operare in condizioni di sicurezza. Una delle sonde, però, ad un certo punto, ha impattato contro lo zaino di Gianmarco Degni, lanciando l’allerta per l’avvenuto ritrovamento.
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Ecco allora nei dettagli l’operazione condotta dalle squadre di ricerca a partire dalle indicazioni di Lucky, così come ci sono stati raccontati nella giornata di ieri al termine della conferenza stampa al campo base di Forme.