L’Aquila. Non è casuale l’incontro davanti la Basilica di Collemaggio, uno dei luoghi simbolo della città, un patrimonio religioso, storico ed architettonico riconsegnato qualche anno fa alla comunità cittadina e più in generale alla contemplazione collettiva. La sua facciata costituisce il massimo capolavoro dell’arte abruzzese d’ogni tempo, fondata nella seconda metà del sec. XIII da colui che vi sarebbe stato consacrato Papa con il nome di Celestino V.
In questo scenario così suggestivo, in una mattinata non propriamente estiva, incontriamo Giulia Tomassi, Presidente dell’Urban Center. Viso giovane e pulito che esprime però determinazione e coraggio, di chi è consapevole della partita delicata che ancora oggi la città dell’Aquila si trova a disputare per i prossimi anni sotto il profilo della ricostruzione dopo la sciagurata notte dell’Aprile 2009.
Partecipazione, condivisione, scambio di idee, sono i concetti che trasudano nell’appassionata chiacchierata con Giulia. Partiamo da una riflessione espressa a chiare lettere sul portale dell’Urban Center: La casa della città, un messaggio chiaro e semplice ma che sottintende un’operazione complessa e assolutamente necessaria secondo Giulia: la ricostruzione dal basso, vale a dire il coinvolgimento di tutta la cittadinanza con la presenza delle Istituzioni per il raggiungimento del bene comune.
Particolarmente soddisfatta inoltre per il risultato conseguito recentemente sulla riqualificazione del quartiere Fontesecco con annessa la ricostruzione del ponte Belvedere, Giulia Tomassi illustra il prossimo futuro denso di impegni per l’Urban Center “la riqualificazione di un quartiere storico come quello di Fontesecco è un’operazione che vedrà impegnata l’intera Associazione per i prossimi mesi ed inoltre in cantiere un altro progetto di grande rilevanza, denominato Arcipelago di Partecipazione dove verranno creati nuovi percorsi partecipativi per affrontare le diverse esigenze della città”.
Urban Center L’Aquila.
L’Urban Center è un’associazione a cui partecipano Istituzioni, associazioni di varia natura, imprese e singoli cittadini che ha come missione la diffusione e la pratica della cultura della partecipazione. L’Urban Center di L’Aquila approfondisce le tematiche della democrazia partecipata e le mette in pratica coinvolgendo i vari soggetti del tessuto sociale cittadino in percorsi che insistono su tematiche riguardanti la città e il suo territorio mettendo ala centro proposte e soluzioni nate dal confronto tra soggetti dell’associazionismo, singoli cittadini ed Istituzioni. Il ponte con il livello istituzionale è cruciale perché compito dell’Urban Center è anche quello di veicolare le soluzioni individuate verso i livelli decisionali che hanno il potere di metterle in pratica. In particolar modo l’Urban Center ha tra i propri soci fondatori, nonché membro perenne del Comitato Scientifico, il Comune dell’Aquila che ne è partner istituzionale principale.
Cosa fa l’Urban Center L’Aquila?
L’Urban Center promuove percorsi di partecipazione basati su idee, spunti o progetti dei suoi associati e dei cittadini in genere al fine di proporre soluzioni per il miglioramento culturale, sociale e urbanistico della città dell’Aquila e del suo territorio. L’Associazione è dunque impegnata a mettere in campo percorsi formativi per la diffusione della cultura della partecipazione tra i cittadini ed inoltre grazie al vasto numero di associati, costituisce un’importante rete di relazioni tra soggetti diversi inseriti sul tessuto sociale aquilano.
Chi può aderire?
Qualsiasi associazione, impresa, istituzione o singolo cittadino può richiedere di aderire all’Urban Center inviando una richiesta all’indirizzo info@urbancenterlaquila.it
Agli associati viene richiesta oltre una quota associativa, la volontà di partecipare attivamente, secondo le proprie disponibilità di tempo, alla vita dell’Urban Center, frequentando le assemblee e sottoponendo idee e proposte. La filosofia dell’Urban Center vede il cittadino come motore della vita sociale e comunitaria. Proprio per questo ne sollecita l’intervento attivo, l’impegno e la disponibilità a condividere competenze ed impegno per contribuire alla riscrittura di una nuova visione collettiva della città e del territorio.