Si chiude un nuovo giorno di ricerche sul Velino e, nonostante il dispiegamento di forze da parte dei militari del IX Reggimento Alpini, dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Salpino Nazionale e della Guardia di Finanza, non sono stati prodotti risultati di rilevanza ai fini del ritrovamento dei quattro dispersi di Avezzano.
Le squadre sono rientrate al campo base di Forme al calar del sole. Una quarantina di unità impiegate sulle valli oggetto di ricerca, quelle che abbiamo imparato a conoscere, nostro malgrado. Valle Majelama, ricoperta dalla valanga dello scorso 24 gennaio, quella che potrebbe aver colto di sorpresa Valeria, Tonino, Gian Mauro e Gianmarco. E poi Valle della Genzana, quella che ha dato risposte maggiori in occasione del rilevamento del sistema sonar, purtroppo in seguito smentite dai soccorritori.

Si confidava nell’impiego di un’ulteriore tecnologia, il georadar 3D di Codevintec – Tecnologie per le Scienze della Terra, in grado di acquisire immagini in 3D dalla superficie fino in profondità, offrendo all’operatore una mappatura completa del sottosuolo. Stando a quanto riportato dagli uomini impegnati nelle ricerche, il georadar riuscirebbe ad investigare le anomalie fino a 13 metri sotto la superficie della valanga. Le difficoltà risiedono nella vastità dell’area di ricerca. Il lavoro eseguito oggi in quota dai tecnici specializzati arrivati da Roma con il particolare apparecchio è stato di elevata intensità, ma non ha prodotto risultati. Il team aveva raggiunto Valle Majelama assieme ai militari del IX Reggimento dell’Aquila questa mattina di buon’ora.

Come spiegato in una nota ufficiale dei Vigili del Fuoco, “l’apparecchio ha scandagliato una superficie di circa 1500 mq, è stato fatto scivolare sul manto nevoso da un sistema meccanico messo a disposizione dal IX reggimento Alpini di L’Aquila. Grazie all’emissione nello spesso manto nevoso d’impulsi radio a diverse frequenze, riesce a individuare le varie forme eventualmente presenti al suo interno. Per effettuare l’operazione in quota è stata esaminata la possibilità di utilizzare motoslitte o quad dei Vigili del Fuoco, ma le condizioni dello scenario non consentivano di poter utilizzare tali mezzi in sicurezza. E’ stata quindi proposta dagli stessi Vigili del Fuoco la possibilità di utilizzare un sistema di traino con verricello meccanico”.
In corso in questi minuti una riunione di coordinamento in una delle tende allestite dagli Alpini al campo base, alla presenza di tutte le forze operative impegnate nelle ricerche. Elemento oggetto di discussione il maltempo previsto a partire dalla giornata di domani, con neve attesa a bassa quota.
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