Proviamo a fare il punto di quello che sarà il programma di ricerche per la giornata di oggi, anche in riferimento al maltempo.
Dopo le 24 ore di stop causa condizioni atmosferiche avverse, il servizio meteorologico regionale ha paventato la possibilità di accedere ad una finestra di tempo stabile dalle 8 alle 12 di oggi. Il che non significa “bel tempo”, bensì che entro i limiti di una pioviggine costante, ma non limitante, e dei venti in quota, sarà consentito alle squadre di soccorso di salire a piedi e raggiungere la base degli accumuli.
Non sarà dunque possibile per gli elicotteri decollare. Sarà comunque avviata una perlustrazione dall’alto attraverso l’uso di droni. L’auspicio delle autorità è che, dopo trenta ore di maltempo, l’innalzamento termico e l’aumento di densità del manto nevoso possano alleggerirne la portata. E’ pur vero, però, che ciò alimenta il rischio operativo per le unità impegnate nelle ricerche, che dovranno muoversi con maggiore accortezza rispetto al solito e potranno spingersi fin dove consentito affinché si possa cercare in sicurezza. Gli strati della neve risulteranno trasformati, soprattutto sulla parte dei pendii.
Saranno impiegate le stesse risorse di sabato. Sarà un lavoro più veloce e mirato. Saliranno in quota gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale, del Soccorso Alpino dei Vigili del Fuoco e del IX Reggimento Alpini dell’Aquila. Non saranno impiegate le unità cinofile, come già accaduto nei giorni scorsi. Il terreno è troppo compattato e troppo inquinato dagli odori lasciati dalle squadre di ricerca nelle scorse settimane.
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Si resta in attesa di conoscere l’esito delle ricerche ad opera del Consorzio interuniversitario Benecon, il quale, ricordiamo, ha messo a disposizione un sistema di telerilevamento aereo con sensori iperspettrali ottici ad altissima risoluzione per il controllo delle matrici ambientali. I dati raccolti sono in fase di analisi. Le università in questione hanno fatto richiesta nelle scorse ore della mappa topografica dell’area oggetto di indagine, così da poterla confrontare con le rilevazioni dei sensori.
Per quanto riguarda invece il georadar-3D Geoscope utilizzato sabato sulla superficie della valanga, i segnali emersi durante l’indagine in quota sono stati prontamente verificati. Nessun riscontro purtroppo. La Codevintec, azienda produttrice del sistema radar, si riserva di approfondire la mappatura del sottosuolo e, eventualmente, di proseguire l’attività non appena il tempo lo consentirà.
Riunione operativa anticipata alle 7:30 di stamattina. Poi le squadre partiranno alla volta di Valle Majelama.