Il Fucino avvelenato. Con tutte le conseguenze che tale scempio può provocare. In primis il danno alla salute, legato al consumo dei prodotti di una terra malata e all’inquinamento dell’aria. Poi a catena le ripercussioni economiche, gravissime, su quello che è il cuore produttivo della Marsica.
“Oltre l’evidente gravità in termini ambientali, quanto emerso dalle indagini dalla Guardia di Finanza arrecherà un danni economici e di immagine inenarrabili. – commenta Confagricoltura – Qui ci preoccupiamo di perseguire standard elevatissimi in ottica biologica e ci risvegliamo con la notizia del veleno sepolto sotto le coltivazioni. Dalle immagini diffuse notiamo lo stato ancora ottimale dei sacchi bianchi contenenti il materiale nocivo, il che ci porta a pensare che una tale opera di occultamento fosse reiterata nel tempo“.
Secondo quanto riferito poi da Stefano Fabrizi, Direttore di Confagricoltura, i costi di smaltimento del materiale pericoloso avrebbe costi del tutto insignificanti rispetto alle spese di bilancio delle aziende agricole.
“Con l’avanzare delle indagini, qualora si andasse a processo, Confagricoltura è pronta a costituirsi parte civile“, conclude l’organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole.