L’Italia guida il treno della campagna vaccini. Secondo i numeri di questi primi quindici giorni, a partire dalla data ufficiale di avvio delle vaccinazioni, il nostro Paese ha già immunizzato l’1,5 % della popolazione, seguono la Germania con l’1% e la Francia con lo 0,37%.
Pfizer cala momentaneamente le consegne dei vaccini, ma arriva Moderna
Si apre ora uno scenario diverso; si correrà su due diversi binari, Pfizer da una parte, Moderna dall’altra. La fornitura della casa farmaceutica di Cambridge assume un ruolo chiave dopo l’annuncio del calo di consegne di Pfizer. A partire da lunedì 18 gennaio infatti, riceveremo il 29% in meno delle dosi. La ragione è insita nei pressi di produzione dell’azienda belga. Vanno apportate modiche strutturali al fine di ottimizzare i lavori nei prossimi mesi.
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Vaccini, ora a chi tocca?
Moderna compenserà il calo, in attesa che venga dato l’ok anche al vaccino di Astrazeneca, previsto in consegna già a inizio febbraio. Si delineano, nel frattempo, i nuovi criteri di precedenza alla somministrazione. Prima gli insegnanti, come spiegato dal Ministro Azzolina alla Camera, assieme agli operatori del trasporto, alle forze dell’ordine e ai detenuti. Poi gli over 60.