Lavori in corso d’opera per allestire la nuova struttura della rete vaccinale dei medici di famiglia. Il protocollo vaccinale nazionale, siglato nelle scorse settimane, ha tracciato le linee guida da seguire. Ora occorrerà uniformarsi, a partire dalle disposizioni degli assessorati regionali. E se l’Abruzzo non ha ancora avviato la campagna degli ambulatori di base, ben 12 regioni hanno già messo in campo le prime risorse: Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta, Lazio, Puglia e Provincia autonoma di Trento. Esistono requisiti precisi ai quali adeguarsi sulla base di accordi territoriali.
In linea di massima, il coinvolgimento dei medici di base nella campagna vaccinale anti Covid comporterà la somministrazione in studio, a domicilio o nei centri vaccini.
DOSE A TARIFFA PER IL MEDICO DI BASE
Vaccino gratis per i cittadini, ma a carico del Sistema Sanitario Nazionale, che dovrà retribuire il medico di famiglia per ciascuna somministrazione effettuata. Secondo quanto riportato da Money.it la singola somministrazione della dose nei locali messi a disposizione dalle aziende sanitarie locali garantisce al medico 6,16 euro, nello studio medico 10 euro, mentre si sale a 25 euro lordi per il vaccino a domicilio. Ai medici di base dovrà poi essere garantito un approvvigionamento di dosi che “gli garantirà di rispettare i tempi organizzativi verso i propri assistiti e l’aggiornamento dell’anagrafe vaccinale”.
I NODI AL PETTINE
Stando ai numeri raccolti nelle regioni che hanno già aderito alla campagna dei medici di famiglia, sarebbero appena 10 a settimana per medico le dosi disponibili. Inoltre va risolto il gap tra regioni nel completamento delle somministrazioni per ciascuna delle categorie di turno. Se alcune regioni hanno già provveduto alla vaccinazione delle forze dell’ordine, altre non hanno completato le chiamate agli ultra ottantenni. E se c’è una fascia di rischio che ancora non riceve l’ok per l’inoculazione è quella delle persone fragili, con patologie croniche e pregresse.
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IL VENETO CAPOFILA
Sabato in Veneto le vaccinazioni anti-Covid effettuate dai medici di famiglia. Alle 8 del mattino la dose somministrata in un ambulatorio di Medicina di Gruppo Integrata di Mira, nel veneziano, appartenente al del dottor Stefano Rigo e associati. I primi a ricevere l’inoculazione sono stati Franco Balello e sua moglie Emilia Brotto: “Nessun timore, siamo felici. Il vaccino è importante, come sono importanti tutti i vaccini, che salvano la vita”, hanno dichiarato all’ANSA.
ABRUZZO, OGGI MARSILIO A PALAZZO SILONE PER PER IL NUOVO PIANO VACCINI
Il piano predisposto dalla Regione per le successive fasi della campagna vaccinale, sarà presentato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, e dall’assessore alla salute, Nicoletta Verì, nel corso di una conferenza stampa convocata per oggi alle ore 11 nell’Auditorium di Palazzo Silone all’Aquila.