«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti», Cesare Pavese, La luna e i falò (1950)
UN PAESE CI VUOLE è un progetto di conservazione, valorizzazione dell’archivio fotografico storico Guido Contestabile e di promozione della fotografia artistica contemporanea attraverso lo sviluppo di reti e sistemi culturali e istituzionali che offrano occasioni di incontro tra fotografia e arti visive per meglio diffondere e far conoscere la fotografia del passato e quella contemporanea a livello nazionale e internazionale.
La mostra, a cura di Manuela De Leonardis, organizzata da MuBAq – Museo dei Bambini L’Aquila, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Regionale d’Abruzzo, il Comune dell’Aquila, la Fondazione CARISPAQ, il Comune di Ortucchio, la Provincia dell’Aquila, l’Archivio di Stato dell’Aquila, il Museo delle Genti D’Abruzzo di Pescara, la Deputazione di Storia Patria L’Aquila, nasce con l’intento di esplorare il ruolo della memoria nelle opere che l’artista ha realizzato in dialogo con le fotografie di suo padre Guido Orante (Ortucchio 1910-1995), contadino-fotografo, che le scattò per documentare momenti del quotidiano, dei lavori nei campi ed eventi speciali come festività, comunioni e matrimoni della comunità a cui apparteneva.
Punto di partenza del progetto è l’analisi del nucleo di opere fotografiche d’epoca realizzate da guido Orante Contestabile nel periodo 1930/1960 riguardanti le seguenti aree tematiche: La famiglia; I ritratti; I matrimoni; Il lavoro; Le feste e il tempo libero; L’Africa.
Il progetto mette insieme analisi, catalogazione, restauro, ristampa dei negativi del Fondo Contestabile riportando alla luce e alla memoria un mondo contadino che viene riproposto attraverso installazioni artistiche con materiali vari non ultimi quelli usati tradizionalmente dalle donne della formazione dell’artista.
Il ruolo documentario della fotografia è legato, in particolare, alla memoria del paese di Ortucchio (L’Aquila) e dei suoi abitanti. Una storia che, quindi, appartiene di generazione in generazione alla popolazione locale, ma che assume una valenza sociale anche al di là dei confini territoriali, testimone dei cambiamenti socio-culturali in atto nell’Italia del dopoguerra a ridosso del boom economico
La seconda parte del progetto è incentrata sul ruolo della fotografia d’epoca come fonte d’ispirazione e materia dell’arte contemporanea attraverso l’opera di Lea Contestabile.
Dopo il successo ottenuto all’Archivio di Stato sezione di Avezzano e Archivio di stato dell’Aquila e ad Ortucchio dove il progetto ha preso il via, la mostra si è sviluppata sia outdoor con una selezione delle centinaia di ritratti degli abitanti realizzati da Guido Orante Contestabile che, stampati in grande formato su carta da poster e affissi nelle vie del centro storico, hanno tracciato una nuova mappatura restituendo vitalità al tessuto urbano e all’interno del maestoso Castello Piccolomini, una sezione del progetto, arricchita di nuove installazioni nate dalla trasposizione del medium fotografico all’interno del linguaggio artistico contemporaneo e di una sezione riguardante le foto scattate da Guido Orante in Eritrea (foto dal 1936-39) approda il 17 novembre pv al palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale d’Abruzzo a L’Aquila . L’inaugurazione è prevista per le ore 17:00.
CV. Lea Contestabile CV Lea Contestabile è nata a Ortucchio (AQ) nel 1949, vive e lavora a L’Aquila. Dopo l’Accademia opera presso la Calcografia Nazionale di Roma, diretta da Carlo Bertelli, grazie ad una borsa di studio dell’Accademia di San Luca. È stata docente all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ed è fondatrice e direttrice del MUBAQ – Museo Dei Bambini L’Aquila.
Tra le mostre recenti: 2021 – Le Tendenze Attualizzanti – The Actualizing Tendencies, Giardino Virginia Ryan,Trevi; Corpo.doc – performance e arti visive, Museo delle Arti Castello di Nocciano;2020 – E…riuscimmo a riveder le stelle, Ospedale Santa Maria delle Croci, Ravenna;Dellaresilienza della sopravvivenza -l’Arte ai tempi del Covid19, MACC Museo Arte Contemporanea Cisternino; Partecipazioneal Contest #Do maniInArte, Galleria d’Arte Moderna di Roma; Elementi di cosmografia amorosa, Istituto Italiano di Cultura, Zagabria; Il soffio del tempo. Lea Contestabile e Carola Masini, Palazzo Ruspoli, Cerveteri, One Gallery, L’Aquila; Tody Open Doors – Festival Progetti Beverly Pepper; Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, Auditorium Vallisa, Bari; 2019 – Il Giardino della memoria – L’angolo delle piccole stelle, MuBAQ-Villaggio d’arte dei Bambini, Fossa (AQ); Elementi di cosmografia amorosa, Casa della Memoria e della Storia, Roma; 2018 – Un giardino tutto per me, NiArt Galery, Ravenna; Atelier, MACRO, Roma; Art Lovers Open Their Gardens, Berlino; Il giardino della memoria, Galleria Theodor Pallady, Iasi, Romania; Una stanza tutta per sé, Scuderie Aldobrandini e Mura del Valadier, Frascati; Tutte, l’altra metà dell’arte, Museo MAGI 900, Pieve di Cento; Lessico famigliare-Nostos, Centro di cultura delle donne“Hannah Arendt”,Teramo; 2017 – Una stanza tutta per me, ex Aurum, Pescara; Arcobaleno liquido della creatività, Ideazione e realizzazione dello spettacolo multimediale nell’ambito dei Cantieri immaginari, Palazzo Cappa L’Aquila; La fragile bellezza, Arte Contemporanea 23, Museo didattico territoriale Arte contemporanea Roma Muditac/Mairana; Terza bienal Bodrum: Centro Culturale Sevket Sabanci, Castello di Bodrum e Osmanli Tersanesi, Bodrum, Turchia; Arcobaleno liquido della creatività-Mostra di libri d’artista, Mubaq – Museo dei Bambini L’Aquila; PACI Premio Auditorium Città di Isernia 2016 – Essenziale, certe volte sogno, Espacio B, Madrid





