Celano. “Le sentenze non si commentano, siano esse positive o negative, si solo accettano se si crede nello Stato democratico e nel piccolo lo si rappresenta istituzionalmente. Esprimo, tuttavia il mio pensiero e dato politico sulla vicenda che ha portato al processo”. Sono queste le prime parole che Settimio Santilli, sindaco di Celano, pronuncia all’indomani della sentenza della Corte dei Conti che ha assoluto lui, Filippo Piccone (allora sindaco del Comune marsicano) e altri, tra funzionari e dirigenti, dall’accusa di aver illegittimamente girato fondi pubblici alla squadra di calcio per attività diverse rispetto a quelle previste da accordi specifici.
Qui l’articolo completo sulla sentenza e sulla vicenda.
“All’epoca dei fatti Celano aveva una squadra in Lega Pro, con giocatori militanti fino allo scorso anno in serie A ed ancora oggi professionisti. Aveva un nome di prestigio a livello sportivo, ambito come società da qualsiasi professionista, perché tra l’altro aveva un settore giovanile ed una scuola calcio di altissimo livello. La città aveva entusiasmo e passione e ne traeva benefici non solo sportivi, ma soprattutto sociali. Ancora oggi quando si va in giro per l’Italia e si dice che si è di Celano, la prima cosa che si sente replicare, è quasi sempre: “Ah si l’Olimpia Celano!”
“Oggi abbiamo una squadra che a stento con il lodevole impegno della attuale società, solo da ringraziare e tra mille difficoltà, riesce a sostenere il campionato di Promozione con una città che al contempo si è totalmente disinnamorata e distaccata dal giuoco del calcio. Come sempre si voleva far del male alle persone e ci si è riusciti per dieci lunghi anni, con un tarlo che ti corrode le membra ogni santa mattina”.
“In realtà il danno è stato fatto soprattutto alla città, alla sua immagine e alla gloria della Olimpia Celano, da ‘persone’ che non accettano la sconfitta delegando il confronto politico in favore della magistratura, che poi giustamente deve agire e fare a pieno il proprio dovere. È come se, tanto per rimanere in tema calcistico, non riuscendo a battere lealmente l’avversario sul campo, intendi a un certo punto l’avversario solo come nemico da abbattere a tutti i costi, entrandogli a gamba tesa, rompendogli il legamento crociato e mettendolo fuori dal gioco”, prosegue il sindaco.
“Resto convinto che rispetto ai vili e pavidi tentativi di ogni specie e senza alcun ritegno di delegittimazione del nostro operato amministrativo, vada contrapposto l’impegno quotidiano per la crescita della città e la vicinanza costante ai cittadini, rispettosi in silenzio dell’operato della magistratura, distaccati e dissociati dai processi sui social, dagli ambienti del pettegolezzo e della cattiveria gratuita ed immotivata. La politica torni ad avere il suo legittimo ed autonomo ruolo, confrontandosi su problemi e soluzioni nel rispetto del libero pensiero ed opinione”.
” ‘La verità è come un leone. Non avrai bisogno di difenderla. Lasciala libera. Si difenderà da sola”, affermava Sant’Agostino. È appena il caso di ricordare che il compenso spettante per le difese dei convenuti per questa ‘lodevole’ iniziativa, da maggiorarsi di oneri fiscali e previdenziali secondo legge, saranno a carico del Comune di Celano e quindi dei celanesi! Senza contare i costi dell’inchiesta!”, conclude Santilli.
Leggi anche: Accusata di aver sottratto 49 metri cubi di gas dopo aver manomesso i sigilli, il Tribunale di Avezzano la assolve