Villetta Barrea. I cervi sono il simbolo di Villetta Barrea, borgo abruzzese tra i più conosciuti, apprezzati e visitati proprio grazie alla presenza della fauna perfettamente integrata con i residenti del posto. Per vedere e toccare con mano una realtà che sembra uscita da una fiaba, ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutta Italia scelgono di trascorrere qualche giorno, o qualche ora, tra le vie del paese. A poca distanza, inoltre, si trova il lago di Barrea e l’area faunistica del lupo a Civitella Alfedena. Un incontro, quello tra l’uomo e l’animale, capace di attrarre grandi e piccini, nonché esempio di armonia e equilibrio tra i due mondi.
Purtroppo, però, non sempre l’educazione la fa da padrona e la curiosità è spesso al limite dell’invadenza, se non oltre. Capita, infatti, che la novità di vedersi passare davanti un cervo finisca col determinare comportamenti sbagliati, fuori da ogni logica e regola di rispetto verso il mondo a quattro zampe. Non si sono mai registrati episodi di reazioni da parte dei cervi, perfettamente coscienti del proprio ruolo “attrattivo” e ben calati nella necessità di essere visti e fotografati nonostante per natura siano schivi. Ma questo non autorizza turisti e curiosi ad andare oltre.
E’ di qualche giorno fa lo scatto che vi proponiamo, realizzato da un residente indignato per come ai cervi, nonostante le reiterate raccomandazioni sulle regole di condotta da seguire, non venga lasciato lo spazio di cui hanno bisogno per muoversi in tranquillità. Essere stupefatti di fronte a loro è inevitabile. Sono grandi, maestosi, regali nei movimenti, dolci quando accudiscono i cuccioli e simbolo di una purezza che nel nostro mondo è sempre più latente, ma non per questo li può privare della loro dimensione. Rispettare le distanze è il minimo, così come non mettere l’animale in una situazione di tensione o non lasciare lo spazio per le cosiddette vie di fuga. Evitare anche i flash e comportamenti bruschi, le urla e dare loro da mangiare.
Sul web, attraverso i principali social network, corre la polemica circa i suddetti comportamenti. “Sarebbe ora di multare chi si comporta così”, “il Comune dovrebbe provvedere a controllare i turisti maleducati e strafottenti”, “non è questo il turismo che vogliamo”, “non possono venire dalla città per essere strafottenti verso la nostra natura”. Queste sono solo alcune delle considerazioni che si leggono.
