Avezzano. La notizia che il tribunale di Avezzano avrà un altro anno di vita in attesa di una decisione, definitiva o temporanea che sia, apre a commenti e dibattiti sull’opportunità di esultare o meno ma, soprattutto, se c’è davvero da ritenersi soddisfatti. Lo slittamento della chiusura, differita al 1 gennaio 2025, è stata accolta positivamente, anche perché consente di guadagnare ulteriore tempo per strutturare nuove strategie difensive volte a scongiurare che ciò accada, ma non di certo con entusiasmo.
Complici i buoni rapporti tra i vertici istituzionali della Regione Abruzzo e il governo centrale, si chiedeva a quest’ultimo di mettere mano una volta per tutte alla riforma della geografia giudiziaria che prevede la chiusura dei tribunali minori fra i quali figura, appunto, anche quello del capoluogo marsicano. Una pronuncia risolutoria, insomma, che facesse chiarezze sulle aspettative di vita del foro avezzanese, ma che all’atto pratico ancora non c’è stata. Si dovrà attendere e pazientare per conoscere il futuro del foro avezzanese.
Tra chi invita alla prudenza ed a stare attenti ai facili entusiasmi vi è anche Valerio Dell’Olio, presidente dell’Ordine dei commercialisti e dei dottori contabili della Marsica, che scrive: “Sicuramente è da accogliere con favore la notizia dell’ottenimento della proroga per la chiusura dei Tribunali minori fino al 31.12.2024. È giusto che oggi si festeggi ed è normale che molti rivendichino questo risultato. Non vorrei tuttavia che non si ricordasse che l’impegno e l’obiettivo era, ed è, quello di riformare, finalmente, la geografia giudiziaria e scongiurare definitivamente la chiusura del nostro tribunale che, tra quelli minori, ha i numeri e le caratteristiche per essere preservato”.
“Le ultime manifestazioni a difesa del nostro presidio hanno dimostrato come ancora non c’è quella piena consapevolezza, quel coinvolgimento totale e sinergico che è indispensabile per vincere questa fondamentale battaglia per il nostro territorio – prosegue Dell’Olio – sono certo che con l’elezione del Presidente degli avvocati, Roberto Di Pietro e del nuovo COA, si possa dare maggior vigore e nuova linfa verso l’unico obiettivo: ottenere la riapertura definitiva ed incondizionata del nostro Tribunale”. Un messaggio, quello di Dell’Olio, che sa anche di appello al neo presidente Di Pietro.