LUCI E OMBRE SULLA RIPARTENZA DEL TEATRO DEI MARSI, PARLA LINO GUANCIALE
Avezzano. Fatta eccezione per la parentesi estiva, è da un anno che i teatri sono fermi. Dodici mesi fa, più o meno di questi tempi, a causa dell’inarrestabile diffusione del coronavirus in Italia, calava il sipario sull’intero settore. Il mondo della cultura si fermava e come tutti accettava il compromesso del lockdown. Da marzo dello scorso anno la maggior parte delle produzioni non ha ripreso la propria attività, i palchi sono spogli dei propri protagonisti, le platee sono inesorabilmente vuote e l’assenza di progettualità grava ogni giorno di più sul mondo della Cultura. Un anno fa era lecito cantare sui balconi, portare il teatro in strada, fare concerti in streaming e adattarsi al momento. Ora no, non più. E’ il momento di ripartire.

Scontato precisare come l’autonomia nell’adottare tale decisione non spetti alla singola realtà, ma il silenzio non è più un compromesso accettabile. L’assenza di attività teatrali, cinematografiche, musicali e culturali più in generale non può più passare in secondo piano rispetto a settori produttivi altresì importanti e fondamentali per il sistema economico tricolore. L’universo culturale, in tutte le sue forme, è parte indispensabile del tessuto sociale italiano, capace di estendere la sua influenza a innumerevoli campi della quotidianità. L’impossibilità di derogare in meius le stringenti normative anticovid presenti nei vari Dpcm che da mesi si susseguono, è però lì a ricordarci che no, non è tempo di far ripartire il settore culturale.
Leggi anche: In tempo di Covid sparisce l’influenza stagionale: dati ai minimi storici
Nella Marsica, va da sé, non vi è alcuna differenza rispetto al resto del Paese. Il Teatro dei Marsi, fiore all’occhiello della cultura del territorio, è chiuso da dodici mesi e non sembra al momento plausibile una sua riapertura. Non c’è volontà politica che adesso tenga, la decisione spetta al governo centrale e le amministratori locali devono adeguarsi a quanto disposto. Nel mentre, però, come si prosegue? Ognuno, nel suo piccolo, prova a fare ciò che può: alcuni provano a sviluppare una stagione che possa partire dalla tarda primavera, altri guardano all’estate, altri ancora all’autunno mentre i più coraggiosi fanno attività online. In tutto questo ci si chiede quando e semmai il pubblico locale potrà tornare al Teatro dei Marsi. La risposta è semplice: nessuno può dirlo. Neanche chi, come il CTS, individua nel 27 marzo una data simbolica per riaccendere i riflettori.
Ma come si può invertire il trend nell’assenza di linee guida che consentano di rimettere in moto il motore di una macchina spenta?

“Rilevo, semplicemente, che ad oggi le mie proposte non hanno avuto alcun tipo di riscontro, neanche negativo: solo silenzi. Sono rammaricato e prendo atto che non c’è spazio per il teatro in questo momento, quindi la mia presenza manca di significato. Resto ovviamente a disposizione di tutte quelle realtà che, per contro, hanno fatto della cultura una priorità e uno stile di vita.” Lo ha spiegato ai microfoni di AZ Informa il Direttore Artistico della stagione di prosa del Teatro dei Marsi, Lino Guanciale, volto noto della televisione e del cinema italiano. Guanciale lamenta scarse attenzioni da parte dell’amministrazione comunale, relativamente alla stagione di prosa.

Gli ultimi tre anni, che hanno visto Guanciale protagonista nella direzione della stagione di prosa, vantano una serie importante di interpreti del panorama culturale italiano calcare il palcoscenico marsicano, elevando la qualità degli spettacoli proposti e allungando la scia di entusiasmo e di interesse apparsi evidenti fin dagli anni della sua apertura. Ecco allora la necessità di capire quali siano le intenzioni e le aspettative dell’amministrazione locale in merito alla ripartenza della macchina organizzativa.