Arriva a distanza di poche ore la replica del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, in merito alle dichiarazioni di Lino Guanciale circa la ripresa dell’attività culturale del Teatro Dei Marsi.
Il Direttore della stagione di prosa ha espresso dubbi e malumore in un momento chiave per la programmazione di Via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Dopo l’assenza di riscontro alle sue proposte da parte dell’amministrazione, Guanciale ha spiegato alla nostra redazione di aver “preso atto che non c’è spazio per il teatro in questo momento, quindi la mia presenza manca di significato. Resto ovviamente a disposizione di tutte quelle realtà che, per contro, hanno fatto della cultura una priorità e uno stile di vita.” (Leggi qui l’articolo completo)

Il primo cittadino avezzanese ha voluto rispondere alle battute forti dell’attore.
“Veniamo da giorni complessi per la pandemia e drammatici per altre dolorose vicende: mi sembra sotto gli occhi di tutti. Com’ è evidente che i teatri sono chiusi e le produzioni ferme in Italia, non ad Avezzano. Potevamo fare la riunione sulla programmazione culturale 15 giorni fa, con quello che stava accadendo? Credo di no. Passa, dalla nota di Guanciale, un messaggio di trascuratezza verso la cultura che non è inaccettabile solo per me, dopo che abbiamo appena previsto adeguate somme in bilancio; credo sia inaccettabile proprio per gli operatori culturali della città”.

Leggi anche: Taddei replica a Di Pasquale: “Mercato su Via Mazzini spostato anche da Spallone perché non sicuro”
Il sindaco Di Pangrazio respinge allora il giudizio e il rammarico di Guanciale e si dice a disposizione, lamentando al tempo stesso una mancanza di rispetto verso le istituzioni.
“Nonostante gli impegni ho ricevuto artisti ed attori. In questi giorni mi hanno chiamato per fare proposte o per spendersi, in modi diversi, per la loro comunità. Anche questa è cultura, avere tatto per ciò che sta accadendo, preoccuparsi per i ristori che non arrivano, farsi vedere vicini ai problemi. E ho apprezzato molto, quanti lo hanno voluto fare. Detto ciò, e ribadito che avrei gradito una telefonata per confrontarci, la mia porta è aperta a tutti e credo che la cura e l’attenzione che abbiamo messo in passato sia l’ingrediente migliore per la ripartenza nel prossimo futuro. Gli operatori della cultura ci trovano al loro fianco anche per le difficoltà economiche che stanno attraversando. Non credo di chiedere troppo se pretendo un po’ di rispetto anche per le istituzioni. Le polemiche lasciamole alla politica. Anche perché, quando sorgono, la politica più strumentale ci si infila volentieri. Se il Teatro dei Marsi ha avuto vita felice è anche perché c’è stato sempre un clima di rispetto, confronto e collaborazione”.