Si sa, la pandemia ha modificato le nostre abitudini e quello che una volta ci sembrava normale ora non lo è più. Una stretta di mano, un saluto o un abbraccio ora sono diventati gesti da evitare perché associati, ormai, ad un possibile e presunto contagio. C’è, però, chi ha trovato un modo per fare cassa, proprio sugli abbracci. Chi lo avrebbe mai detto che per salutare i propri cari avremmo dovuto pagare una tassa?
L’idea nasce a Londra e proviene direttamente dai principali scali londinesi: Gatwick e Heathrow. Dal prossimo 8 marzo, infatti, verrà introdotta la tassa per chi accompagnerà qualcuno in aeroporto, fino al terminal.
A Gatwick si conoscono già tutti i dettagli, cominciando dai costi: quasi 6 euro per chi resta 10 minuti, quasi 29 invece per chi si ferma il tempo massimo di 30 minuti. Al momento pagano tutti quelli che arrivano al Terminal Nord, da dove partono tutti i voli attualmente operativi, ma l’aeroporto ha già chiarito che, appena il traffico riprenderà a pieno regime, la tassa sarà estesa anche ai voli in partenza al Terminal Sud.
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Lo stesso aeroporto spiega che lo scopo dell’introduzione della tassa si ravvisa nella volontà di ridurre la congestione del traffico, le emissioni, e incoraggiare i passeggeri a usare il trasporto pubblico, oltre che a guadagnare dei soldi preziosi.
Jonathan Pollard, Chief Commercial Officer di Gatwick, ha dichiarato che “Non è un segreto che l’aeroporto stia attraversando il periodo più difficile della sua storia e non abbiamo altra scelta che pensare a nuovi flussi di entrate”.
A Heathrow, invece, la tassa dovrebbe entrare in vigore alla fine dell’anno e prevedere un tariffario simile a quello dell’altro scalo. Nel frattempo, però, bisognerà sostenere un altro costo, quello che il Sunday Times ha definito la “pandemic tax”: per qualsiasi volo che si prenda dallo scalo londinese si dovrà pagare un importo di quasi 10 euro.
Una decisione impopolare, sicuramente, agli occhi delle tante famiglie che alla fine del lockdown – pare alle porte, secondo le dichiarazioni di Johnson che sarebbe intenzionato a dare il via ai viaggi dal prossimo maggio – vorrebbero fare ritorno a casa. Sebbene dai vertici di Heathrow si dica che gli introiti saranno impiegati per garantire servizi e implementare infrastrutture, è evidente che devono fare i conti con le perdite che a causa della pandemia si aggirano intorno ai 2 miliardi di sterline.
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