Le nuove disposizioni saranno definite in occasione del prossimo consiglio dei ministri, previsto tra oggi e domani. Stando a quanto filtrato in riferimento alla bozza del nuovo Decreto Covid, già a partire dalla metà del mese di maggio lo scenario nazionale potrebbe tornare ad una semi-parvenza di normalità Nonostante le critiche dai fronti più prudenti dell’emergenza sanitaria, il pressing del centro destra ha rimesso sul tavolo l’ipotesi di un consistente allentamento delle strette.
Innanzitutto si lavora ad una proroga dell’orario del coprifuoco alle ore 23. Orario comodo ai ristoratori che si preparano a riaprire in sicurezza per la cena all’aperto. Tra le proposte al CTS anche la consumazione del pasto in locali al chiuso, senza penalizzare quindi quelle attività che non dispongono di spazi esterni. Dal 1 giugno in zona gialla le attività di ristorazione saranno dunque consentite con consumo al tavolo all’interno, dalle ore 5 alle 18.
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Un altro nodo da definire è quello legato allo smart working aziendale. In linea generale la pratica lavorativa del lavoro da casa sarà vincolata al prolungamento dello stato di emergenza e non implicherà il ricorso ad accordi individuali. Se l’attuale scadenza è fissata al 30 aprile, il nuovo Decreto sposterà il termine al 31 luglio, in piena stagione estiva.
Stando alle indiscrezioni faticheremo ancora un po’ a lasciarci alle spalle la classificazione per colori. Si guarderà allo “status” cromatico di ciascuna porzione di territorio per autorizzare o meno gli spostamenti oltre i confini delle regioni. Si potrà viaggiare in caso di colore bianco e giallo, mentre per l’arancio e per il rosso sarà necessario disporre dell’apposito pass. Il documento, la cui definizione è prossima, dovrà accertare di aver avuto il Covid nei sei mesi precedenti allo spostamento piuttosto che di aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino. In ogni caso sarà necessario sottoporsi a tampone. Chiunque tentasse di falsificare il pass sarà sottoposto a sanzioni. pena anche la reclusione.
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