La Conferenza Episcopale Italiana offre alcune indicazioni ai pastori e ai fedeli per le celebrazioni della Settimana Santa in vista della Pasqua. A causa della pandemia, infatti, anche le funzioni religiose sono state modificate nel rispetto delle regole anti-covid. Le linee guida sono contenute all’interno della Nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che rimanda al decreto della stessa Congregazione del 25 marzo 2020.
𝗢𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮
Si esortino i fedeli alla partecipazione di presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali contenute del Protocollo N. 154/20; solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. Si raccomanda che l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico.
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Nello specifico, si suggerisce:
Per la 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗣𝗮𝗹𝗺𝗲, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. Si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami (da mano a mano, ndr). Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.
La 𝗠𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗺𝗮𝗹𝗲 sia celebrata la mattina del Giovedì Santo o, secondo la consuetudine in alcune Diocesi, il mercoledì pomeriggio. Qualora fosse impedita “una significativa rappresentanza di pastori, ministri e fedeli”, il Vescovo diocesano valuti la possibilità di spostarla in un altro giorno, entro il tempo di Pasqua.
Il 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶’ 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼, nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, dell’eventuale coprifuoco ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia.
Il 𝗩𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶’ 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼, riprendendo l’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione.
La 𝗩𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco.
Le presenti indicazioni sono estese a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose
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