AVEZZANO. Non c’è pace per l’Ospedale di Avezzano, ma soprattutto non c’è chiarezza.
Circa un mese fa il sindaco Giovanni Di Pangrazio aveva esultato per la riorganizzazione della rete ospedaliera da parte della Regione a favore della sanità marsicana, diramando un comunicato stampa dai toni trionfalistici che attribuiva i meriti di tali, importanti risultati per gli ospedali della Marsica al “confronto e gioco di squadra”.
Poi, la prima doccia fredda: a distanza di un mese dalla decantata vittoria, nulla è cambiato e le modifiche date per certe non sono ancora state applicate dalla Regione.
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Ora arriva la scoperta di un nuovo buco nell’acqua.
Tra i risultati ottenuti grazie “al gioco di squadra” e annunciati a gran voce ai cittadini, l’amministrazione a guida Di Pangrazio aveva annoverato la trasformazione del Reparto di Urologia di Avezzano in Unità Operativa Semplice Dipartimentale.
Ma gli Urologi dell’ospedale marsicano bocciano tale misura e scrivono al sindaco per fargli notare che la trasformazione del Reparto in UOSD penalizza fortemente il territorio marsicano poichè con tale modifica i pazienti ricoverati ad Avezzano non potrebbero più usufruire della tecnologia avanzata presente nell’ospedale dell’Aquila.
Di seguito, il comunicato stampa inoltrato dal Comune di Avezzano sulla vicenda.
Gli urologi dell’Ospedale di Avezzano, soddisfatti del gioco di squadra nell’ambito della Unità Operativa Complessa L’Aquila-Avezzano diretta dal dottor Luigi Di Clemente, professionista di altissimo livello, bocciano la proposta di istituire la Uosd di urologia al Santi Filippo e Nicola che segnerebbe il distacco con il San Salvatore “penalizzando” l’utenza del vasto territorio marsicano.
“Siamo ampiamente soddisfatti del funzionamento del gruppo di lavoro degli Urologi di Avezzano e L’Aquila – hanno messo nero su bianco i medici di Avezzano, in una nota al sindaco e al management Asl – per la possibilità di continui interscambi tra i due presidi: sarebbe un grave danno per l’utenza non poter usufruire della tecnologia presente all’ospedale dell’Aquila (robot chirurgico, green laser, tecnica fusione per biopsie-prostatiche ed eswl) che oggi consente ai pazienti che si ricoverano ad Avezzano per la prima visita di poter ricevere un trattamento all’avanguardia in una unità operativa ad alto volume di interventi chirurgici”.
I medici dunque chiedono uno stop al passaggio a Uosd per urologia di Avezzano che segnerebbe la fine del gruppo di lavoro congiunto sull’asse Avezzano-L’Aquila.
Il sindaco, edotto dai medici sulla valenza della collaborazione virtuosa tra i due ospedali, torna a sollecitare l’assessore Nicoletta Verì, affinché, “oltre al riequilibrio della rete ospedaliera pro-Marsica” chiesto ai consiglieri regionali, Mario Quaglieri e Simone Angelosante, presidente e segretario della commissione sanità, “ascolti anche la volontà di chi opera quotidianamente con grande abnegazione negli ospedali abbandonando l’idea di spezzare quell’asse virtuoso tra gli ospedali di Avezzano e L’Aquila”.