Collarmele. Sabato 6 agosto la Piazza dell’Orologio di Collarmele ospiterà la seconda edizione del “Festival dei giovani dell’Appennino”, dedicato ai giovani e alle giovani dell’entroterra e nato lo scorso anno con l’obiettivo di mettere a sistema idee e progetti per lo sviluppo territoriale e la lotta allo spopolamento dei centri minori.
Sono attese ben 11 delegazioni di giovani provenienti da quattro regioni diverse che condivideranno nel centro del borgo marsicano le loro criticità, idee, esperienze e progetti riguardo lo sviluppo del territorio e la lotta allo spopolamento.
Saranno presenti ragazzi e ragazze di Tosina (FI), Mandela (RM), Castel del Giudice (IS), Bisegna (AQ), Fontecchio (AQ), Gagliano Aterno (AQ), Roccamontepiano (CH), Sante Marie (AQ), Tremonti (AQ), con sette abitanti, Castelli (TE) e Villa Badessa (PE). Ma torneranno anche e delegazioni protagoniste la scorsa edizione.
“Si tratta di una prima edizione bis, mi piace definirla così – ha commentato il sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci durante la conferenza stampa – Lo scopo di questa manifestazione è quello di creare una federazione di giovani capaci di confrontarsi, di condividere uno spazio e cercare di dare spunti agli amministratori locali e alla società civili sulle tematiche dei paesi interni. Sarà una giornata di festa e di libertà, in cui le delegazioni esprimeranno le proprie convinzioni in maniera gioiosa affinché questi luoghi più isolati si ricreino in comunità”.
Il “Festival dei giovani dell’Appennino” 2022 detiene un forte respiro nazionale dato l’interesse manifestato anche dalle autorità che interverranno come ANCI Giovani o la referente nazione di Officina Giovani Aree Interne, il principale osservatorio civico creato dal Ministero del Sud e della Coesione territoriale per monitorare l’andamento dello spopolamento.
Un collante fondamentale per il fenomeno della restanza è proprio la cultura perché capace di ridare un senso ai luoghi che stanno subendo il fenomeno dello spolpamento oltre che alle persone che, in un modo o nell’altro, formano quello zoccolo di nichilismo attivo – così lo definiscono i giovani organizzatori – per il quale non si arrendono agli eventi ma restano attivamente nel proprio paese di origine, nonostante le difficoltà.
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Il programma del “Festival dei giovani dell’Appennino”, infatti, prevede quattro intermezzi culturali: durante la mattina ci sarà una dimostrazione della scuola di arti marziali HMD. A seguire l’esibizione di Mobili Trignani e di Daniele Mammarella, oltre alle coreografie dell’accademia di danza M.Y.D.A., con Manuel Santini e Ayoub Haraka, che si occuperanno anche del dj set a fine serata, dopo il live di Luca Valente.
Molto più ricca la giornata rispetto alla prima edizione. Saranno presenti come ospiti, infatti, il paesologo, scrittore e poeta, Franco Arminio e l’Orchestra Popolare del Saltarello direttamente dal Teramano. Ad impreziosire l’evento, infine, anche circa 20 stand relativi alle attività produttive della gastronomia, dell’artigianato e anche della piccola e media editoria.