Il riscatto della laurea agevolato, che sarà in vigore fino alla fine del 2021, potrebbe essere prorogato: al momento si tratta di un’ipotesi, che però è stata confermata da fonti di Governo.
La misura, introdotta nel 2019 attraverso il cd. “Decretone”, quello che ha regolato Reddito di Cittadinanza e Quota 100, ha riscosso un particolare successo, tanto che nel 2020 sono state presentate oltre 50 mila domande. Pare, quindi, che in vista della prossima manovra di governo, la sperimentazione possa essere prorogata oltre il 31 dicembre 2021.
La norma prevede la possibilità di riscattare a fini pensionistici fino a 5 anni di studi universitari usufruendo di condizioni agevolate e si rivolge a tutti coloro che sono iscritti all’assicurazione generale obbligatoria Inps: sono esclusi – al momento – i professionisti iscritti alle rispettive casse previdenziali e gli stranieri.
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Non vi è un limite di età ma tra gli altri requisiti è necessario che non si siano versati contributi prima del 1996. Il costo del riscatto è calcolato sulla retribuzione, ma è prevista un’agevolazione che sinora ha dato un costo medio di 5.200 euro l’anno, un onere che si può anche portare in detrazione al 50%. La cifra è pagabile in unica soluzione o a rate, per un massimo di 120 rate da minimo 30 euro, senza interessi.
La domanda per riscattare con lo sconto gli anni dell’università deve essere inoltrata online all’INPS, ma per il settore privato può essere trasmessa anche dal datore di lavoro.
Per altre informazioni: Riscatto laurea sul sito dell’Inps