Castel di Sangro. L’ex complesso conventuale della Maddalena verrà integralmente riaperto a partire da oggi, domenica 19 giugno. L’amministrazione comunale in più fasi ha realizzato diversi interventi in parte di restauro ed in parte di ricostruzione mediante un’operazione tecnica intesa a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati di un bene architettonico di pregio della città.
L’intervento più consistente ha riguardato la ex Chiesa della Maddalena, annessa al quattrocentesco convento francescano sede ora del Museo Civico Aufidenate, per la quale si è reso necessario ripristinare la facciata e introdurre una nuova struttura portante all’interno sulla quale poggiare il tetto in legno.
La ex chiesa sul frontale conserva un rosone in pietra lavorata e lo stemma di Alfonso D’Avalos-D’Aquino, all’interno presentava un tempo ben 9 altari e un soffitto ligneo del XVI sec. decorato in oro zecchino purtroppo devastato dalle intemperie durante gli anni della ricostruzione post-bellica della città, infatti, la chiesa divenne cava di materiale per la riparazione del tetto della basilica di Santa Maria Assunta, con conseguente deperimento delle coperture e degli arredi.
Il recente restauro dell’edificio rappresenta un importante passaggio strategico atto a garantire la gestione e manutenzione del bene consentendo allo stesso tempo la valorizzazione e l’inserimento di nuove funzioni fondamentali per garantire il processo di conservazione della struttura. L’antico edificio ormai chiuso da oltre settant’anni verrà restituito alla comunità domenica 19 giugno.
All’incontro parteciparanno i due architetti che si sono succeduti per la progettazione e direzione lavori, Claudia Cincione e Laura Di Sanza, oltre alla prof.ssa Angela Caruso ed il Sindaco Angelo Caruso. L’evento avrà lo scopo di raccontare la cronistoria della ex chiesa divenuta ora nuova ala museale. Il direttore del Museo Mario Rainaldi modererà gli interventi, svolgendo anche una relazione storiografica dell’edificio monumentale. Ad intrattenere il pubblico il noto mandolinista Maestro Francesco Mammola. Il Sindaco ritiene che oggi si scrive una pagina di storia importantissima, poiché la cittadinanza si riappropria di un bene preziosissimo che darà ulteriore lustro alla città.

