Il Comitato Tecnico-Scientifico ha approvato il protocollo studiato dal Ministero dello Sport per la riapertura di palestre e piscine. La chiusura di tali attività, prorogata ancora dal Dpcm del 16 gennaio, scade il 5 marzo e il nuovo Esecutivo dovrà prendere una decisione a stretto giro.
Palestre e piscine potrebbero infatti riaprire in zona gialla e forse anche in arancione, resterebbe il divieto per le zone rosse, dove sono permesse le attività individuali all’aperto. In zona arancione le palestre e le piscine dovrebbero riaprire solo per sport e allenamenti di base individuali anche in acqua, anche se si tratta di allenamenti per sport di squadra pur svolti però singolarmente. È prevista poi anche la danza per le scuole. In zona gialla invece si aggiungerebbero altre attività in quanto si potrebbe tornare a praticare gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base.
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Regole per tornare ad allenarsi
Distanziamento e norme di igiene
Non meno di due metri in palestra e 10 metri in piscina, questo è quanto chiede il CTS. In sala bisognerà sanificare gli attrezzi con un prodotto che dovrà essere ovviamente messo a disposizione; usare tappetini propri; bere da bicchieri e bottiglie monouso o comunque personalizzate e gettare fazzoletti di carta in appositi contenitori ben chiusi. Il gel disinfettante dovrà essere disponibile in tutte le zone d’ingresso e di passaggio in proporzione alla superficie ed al numero di persone in sala
Spogliatoi
Niente docce, per il momento, e gli indumenti non potranno essere lasciati appesi, ma riposti nella propria borsa o zaino. Si suggerisce, tra l’altro, una volta a casa, di lavarli separatamente da altri capi. Già vietato l’uso di asciugacapelli condivisi. Altre norme: mascherine in sala obbligatorie per chiunque non stia attivamente facendo sport: allenatori, operatori e atleti a bordo vasca.
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