Torna Cantine Aperte, la Sagra della Castagna Roscetta che affaccia sulla vallata
Un appuntamento “since 1996”, che dal vecchio millennio si rinnova con evidente ispirazione collettiva; la vecchia, amata, Sagra della Castagna Roscetta a Rendinara è giunta alla sua 25esima edizione, arrestata negli anni solo dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
Prevede una sorta di percorso enogastronomico lungo le cantine aperte del borgo, simbolo del “food” a chilometro zero e delle ricchezze del territorio. La frazione morinese, dall’anima romantica e bucolica, è da sempre considerata terra di pastorizia. Sarà possibile degustare la materia prima del posto, messa a tavola attraverso i piatti tipici del paese: dalle fettuccine ai funghi porcini ai calascinetti, dalle lasagne all’accompagnamento del vin brulé. E poi le immancabili caldarroste.

Sagra della Castagna: musica, intrattenimento e laboratori didattici per i bambini a cura della Riserva Naturale
Gli organizzatori fanno poi sapere che nella piazza del paese sarà installato un punto informativo della Pro loco. Sarà possibile acquistare le castagne del posto appena raccolte dai campi e avventurarsi attraverso le cantine “no food”. Tanto artigianato locale, fiori e anche un giostraio. La scena sarà animata dalla musica dal vivo ed itinerante, giocolieri e mangiafuoco, mentre i più piccoli potranno partecipare al laboratorio organizzato dalla Riserva Naturale Zompo lo Schioppo.
Il laboratorio verrà attivato da Dendrocopos, la Cooperativa che gestisce la Riserva. Sarà incentrato sui nidi degli uccelli; i bambini costruiranno il proprio nido raccogliendo elementi durante una passeggiata. L’obiettivo delle attività è quello di sensibilizzare i bambini circa la presenza in natura di elementi “non naturali” che spesso gli uccelli usano nella costruzione dei propri nidi e per fargli conoscere l’ambiente che li circonda attraverso la scoperta delle specie che lo vivono.

Non solo giochi e degustazioni, il weekend della Roscetta ospita il salotto letterario di Savino Monterisi
Sabato 29, inoltre, un appuntamento letterario che offre uno spaccato culturale di assoluto prestigio alla manifestazione paesana. A partire dalle 15 e 30 avrà luogo la presentazione dell’opera “Infinito restare” di Savino Monterisi, edito da Radici Edizioni nel 2022. Il salotto sarà moderato dalla dottoressa in Lettere Antonella Cesarini e presenzierà, oltre all’autore, l’editore Gianluca Salustri. Sarà l’occasione per approfondire la sempre più attuale dinamica dello spopolamento dei borghi. Il libro esplora la necessità di tornare a valorizzare la storia e le opportunità delle periferie, cogliendone il fascino.
Come da quarta di copertina: “Cosa significa, oggi, rimanere a vivere nei paesi dell’Appennino centrale? Chi è che ha scelto di ritornare e perché lo ha fatto? C’è ancora tempo e modo di provare a immaginarsi una rinascita di luoghi che la società e la politica non considerano più prioritari nella propria agenda? A queste e ad altre domande prova a rispondersi da tempo Savino Monterisi, che dopo Cronache della restanza torna a interrogarsi tra queste pagine, iniziando una nuova ricerca emozionale sulle orme dei sentieri di montagna e tra i vicoli dei piccoli centri dell’Abruzzo montano. In ogni pagina, e in ogni passo del suo racconto in cammino, si accompagnano così nuove istanze e vecchie conoscenze del territorio; “ritornanti” e comunità resistenti che non si sono mai arrese allo spopolamento, anziani di cui è fondamentale mantenere viva la memoria e giovani che hanno deciso di investire in nuove imprese agricole. Infinito restare è un viaggio alla scoperta del non conosciuto a portata di mano, in cui saggistica, reportage e narrazioni si intrecciano permettendo all’autore di far (ri)scoprire il territorio e per farlo (ri)conoscere osservandolo da una nuova prospettiva”.