Il Majorana in Grecia per il progetto Teen Einsteins
Nel contesto dell’ambizioso progetto “Teen Einsteins”, gli studenti marsicani sono stati ospiti dell’Istituto greco “EPAL Alexandrias” di Alexandreia. All’arrivo in terra ellenica l’incontro coi coetanei di Grecia, Bulgaria, Croazia e Polonia, tutti chiamati ad una fitta settimana di attività didattiche e culturali.
Non smetteremo di ripeterci. La grandezza del lavoro certosino della classe docenti dell’Istituto Majorana risiede, ed è evidente, nello straordinario spirito di raccordo multidisciplinare che lega l’arte alla scienza e viceversa. I confini sono stati superati da tempo; questi ragazzi, coinvolti in un calderone di attività esclusive, eventi, incontri, viaggi e nuove conoscenze, hanno riempito di cultura e conoscenza il proprio bagaglio formativo ed esperenziale.
Al centro del tavolo di confronto i processi chimici utilizzati per creare prodotti in campo cosmetologico. In particolare gli studenti del Majorana, accompagnati dai professori P. Liberatore e G. Pandoli, hanno percorso a ritroso la filiera necessaria alla loro creazione. un obiettivo su tutti, approfondire nel dettaglio gli aspetti legati all’estrazione delle sostanze dalle piante, alla loro coltivazione e alle conseguenze ecologiche di uno sfruttamento mirato o dissennato. La prima importante interazione ha visto dunque il legame tra la filiera creativa e l’esigenza di rendere l’intero processo eco compatibile, mettendo al centro della macchina operativa il ruolo giocato dall’uomo nel preservare l’ambiente.
Il viaggio lungo la Grecia, lo spettacolo dell’arte e della storia visto coi propri occhi
Come in ogni progetto Erasmus+, ai contenuti tecnici sono state affiancate visite e tematiche didattiche che hanno suscitato nel gruppo italiano intense emozioni vista la contiguità culturale e storica tra le popolazioni “cugine” greca ed italiana. Lo stupore nel ritrovare negli affreschi delle stanze funebri dei re della Macedonia l’espressività e la quadricromia che sarebbero state riprese secoli dopo nelle nostre città della magna Grecia; l’ammirazione per quanto prodotto da un’arte già matura oltre due millenni fa; l’empatia per la difficile sorte della città di Thessaloniki (Salonicco) continuamente soggetta ad attacchi, difese e conquiste e il suo percorso di catarsi testimoniato dalla sua famosa e triste “torre rossa” ribattezzata poi “torre bianca” dopo l’affrancamento dal giogo ottomano; la vergogna di scoprirci dalla parte degli aggressori nell’ultimo conflitto mondiale, ma anche la redenzione scaturita da gesti di pietà e vicinanza umana come quella dell’artificiere italiano che, pur essendo stato uno degli esecutori materiali della distruzione del monastero di San Dionisio, ne ha poi permesso l’opera di ricostruzione grazie a delle foto pericolosamente nascoste nella gavetta.
Istituto Majorana, i docenti esaltano il progetto Erasmus: socializzazione, discussione, confronto
“Forti emozioni, culminate con la visita quasi sacrale al monte Olimpo, maestoso e carico di storia che ha suggellato la giornata finale del progetto”, hanno commentato i docenti, entusiasti. “Oltre duemila anni di continui scambi culturali, economici e umani hanno così trovato una naturale contiguità anche in questa nuova generazione di studenti che, interpretando appieno lo spirito dell’Erasmus, ha socializzato, discusso e si è confrontata sulle peculiarità ed affinità dei nostri popoli, spinti da un desiderio di unione, partecipazione e rispetto per le reciproche identità nazionali”.








