San Benedetto dei Marsi. Vanno avanti le ricerche per riportare a casa Manuel Di Nicola, il 33enne autotrasportatore scomparso da domenica 7 marzo. Era uscito nel tardo pomeriggio e da quel momento non ha più dato sue notizie. Dopo tre giorni è stata denunciata la sua assenza protratta e l’11 marzo è stato immediatamente attivato il piano di ricerca che, nel giro di poche ore, ha portato al ritrovamento della macchina dell’uomo. Di lui, però, ancora nessuna traccia. C’è grande apprensione in paese e in molti si sono messi a disposizione per coadiuvare le operazioni di ricerca che al momento vedono coinvolti numerosi reparti dei vigili del fuoco (tas, sapra, sommozzatori, unità fluviali, unità cinofile), i volontari della protezione civile di San Benedetto dei Marsi, Capistrello, Trasacco e Pescina, oltre ai carabinieri del locale comando.
“Cerchiamo una persona viva. Abbiamo una traccia ben precisa che stiamo seguendo”, ha spiegato il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. “Nell’attesa delle ricerche, mandiamo un messaggio di vicinanza ai famigliari, per dire loro che non stiamo trascurando nulla e che stiamo facendo tutto quello che è possibile fare. Allo stesso tempo, invitiamo il nostro Manuel, qualora si fosse allontanato volontariamente, a fare rientro a casa o a mandarci un messaggio per tranquillizzare non solo i propri cari, ma anche i numerosissimi operatori che lo stanno cercando. Manuel, qualunque cosa sia accaduta non avere paura, tutto può essere superato, torna a casa. Tutti noi ti aspettiamo e vogliamo solamente riabbracciarti”, ha dichiarato D’Orazio.
L’appello è inoltre esteso a chiunque abbia avvistato Manuel Di Nicola o abbia sue informazioni a farsi avanti per consentire una più dettagliata ricostruzione delle ore precedenti alla scomparsa. “Ogni informazione è importante, anche quella che pensate possa essere banale, per questo fatevi avanti senza indugio. Al fine di incrementare le unità di ricerca, Chiediamo, inoltre, il sostegno dei Gruppi di Protezione Civile dei Comuni limitrofi, così da intensificare le ricerche e ispezionare più zone contemporaneamente”, ha concluso D’Orazio.