Avezzano. Abbandonata per cinque giorni sopra una barella, sporca, malnutrita e priva di attenzioni: è accaduto all’ospedale di Avezzano, a una donna di 79 anni, portatrice di handicap, recatasi al pronto soccorso a seguito di un malore. A denunciare l’accaduto è stata la famiglia dell’anziana, per mezzo dell’avvocata Velia Nazzarro, mentre a riportare i fatti e l’accaduto sono stati i colleghi di Site.it. Un grave episodio di malasanità che arriva nei giorni in cui al nosocomio marsicano è stato ufficializzato l’arrivo dei nuovi primari, che non può passare sottotraccia e che alza l’attenzione sulla gestione del pronto soccorso, spesso sottodimensionato rispetto alle esigenze cui è chiamato a rispondere.
La famiglia dell’anziana ha sporto denuncia, riferendo come la malcapitata sia rimasta pressoché immobile su una barella per ben cinque giorni prima di essere trasferita nel reparto di geriatria. Ad aggravare il quadro della situazione, la condizione di abbandono in cui l’hanno ritrovata. L’avvocata Nazzarro ha inoltre inviato una lettera all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e al direttore generale della Asl1, Ferdinando Romano.
Riportiamo, di seguito, le dichiarazioni del legale. “La Sig.ra, per cinque giorni è stata costretta a rimanere su una barella dopo aver trascorso il primo giorno su una poltrona. Lasciata abbandonata a se stessa, priva di attenzione e assistenza, visibilmente disidratata e sporca, emanava cattivi odori perché il pannolone le veniva cambiato solo a seguito delle rimostranze dei figli. In data 01.03.2023, la figlia della paziente, recatasi in ospedale, ha trovato la madre abbandonata in uno “stanzino” di pochi metri quadrati, privo di finestre, che a malapena riusciva a contenere la barella. Come se ciò non bastasse, il sacchetto contenente il cambio dei vestiti puliti, consegnato il giorno precedente, era rimasto intatto, lasciato a terra ed utilizzato come sacco della spazzatura”.
A seguito di questa condizione, lo stato di salute della donna si sarebbe ulteriormente aggravato, arrivando a una preoccupante dissociazione in aggiunta a un quadro clinico di per sé già preoccupante. Inoltre, a causa del troppo tempo passato sdraiata e immobile, è afflitta da piaghe da decubito in tutto il corpo. Venerdì 3 marzo i figli si sono recati all’ospedale per visitarla ma l’hanno trovata “abbandonata, con i vestiti bagnati da una flebo che perdeva il liquido”. Dopo le cure del caso è stata condotta nel reparto di geriatria.
Per cambiare l’anziana signora si è reso necessario tagliare gli abiti che aveva addosso. Per via delle numerose piaghe da decubito, cambiarla senza arrecarle dolori fortissimi sarebbe stato impossibile. A quel punto i famigliari sono andati su tutte le furie e hanno segnalato il fatto al servizio relazioni con il pubblico della ASL1. Poi è stata la volta della denuncia.
“Non è accettabile. Una sanità a doppio binario. Tutti i cittadini meritano lo stesso trattamento, soprattutto quando parliamo di salute. Per tali motivi si richiede l’immediato intervento delle SSLL e l’adozione di tutti i provvedimenti necessari nei confronti delle persone ritenute responsabili di simili vergognosi comportamenti”, scrive l’avvocata Nazzarro.
Foto per gentile concessione di Site.it
Il cuscino fornito alla signora depositata sulla lettiga, tenuto insieme dal nastro adesivo

Il giaciglio su cui la signora ha trascorso 4 notti e 5 giornate
