La gravidanza è il momento importante della coppia, non solo nello stretto senso gestazionale ma anche in chiave di una preparazione al ruolo genitoriale.
I nove mesi preparano i genitori al nuovo ruolo che li attende; in un primo stadio i genitori si adattano alla novità della gravidanza, ed è accompagnato dai progressivi mutamenti del corpo della madre.
Nel secondo stadio la percezione dei movimenti fetali rappresenta il momento in cui la madre comincia ad individuare il bambino come diverso da sé e come possibile aggetto di relazione. Rivive i desideri di simbiosi con la propria madre attraverso la mediazione del bambino.
Se il bisogno di dipendenza con la propria madre è rimasto inappagato la donna può vivere il bambino come un rivale e il ruolo materno come una frustrazione dei suoi bisogni.
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Terzo stadio della gravidanza i movimenti fetali si fanno progressivamente più frequenti e complessi e sono influenzati da vari stimoli esterni sonori. In questo periodo infatti i genitori sistemano la casa per accogliere il neonato, fanno progetti su come allevarlo. Si tratta di un “bambino immaginario”, questa immagine si sovrappone a quella fantasia che lo definisce come “bambino fantasmatico”, fantasie inconsce dell’infanzia in cui si intrecciano le relazioni oggettuali personali della madre e i conflitti con le sue immagini.
Quindi all’interno del ciclo vitale della famiglia, la nascita di un figlio rappresenta una fase molto importante, in cui una terza persona entra nella coppia e avviene quindi il passaggio dalla diade alla triade. La nascita di un figlio comporta una trasformazione e ristrutturazione della famiglia. I partner oltre al ruolo coniugale devono assumere anche quello genitoriale. E’ importante capire che diventare genitori significa affrontare una costellazione di cambiamenti che riguardano se stessi, la coppia, la famiglia d’origine.
Cosa fare affinché questo delicato passaggio di vita possa costituire per la coppia un momento in cui ritrovarsi anziché perdersi? Non è un compito facile. Ciò che è realmente determinante in questo processo è l’equilibrio che la coppia aveva stabilito prima della gravidanza. Quando il peso dei problemi, delle difficoltà quotidiane, diventa insostenibile è necessario allentare la tensione e lasciarsi aiutare. Il supporto emotivo e materiale della rete sociale e dei familiari è di vitale importanza per il benessere della coppia e dell’individuo in una fase così delicata.
A cura della Dottoressa in Psicologia Clinica Valentina Fortunato