Filtrano le prime indicazioni sul nuovo Decreto approvato nella notte dal Consiglio dei Ministri. Si è discusso lungamente circa il rientro delle classi all’interno degli istituti scolastici. L’ipotesi paventata nelle scorse ore, in merito ad un probabile rinvio della data di ripartenza degli istituti superiori è dunque cosa certa. Cancelli aperti l’11 gennaio, non più il 7, sempre, rigorosamente, col turnover al 50% (diversamente dalle elementari e dalle medie che, al contrario, saranno a scuola già giovedì 7).
Una decisione partorita dopo ore di scontro. Argomento di interesse comune: non le preoccupazioni del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ma anche le riflessioni del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, chiamata a fare il punto in materia di organizzazione della mobilità degli studenti.
Posizioni differenti, come le proposte sul tavolo. Le disposizioni avranno effetto fino al prossimo 15 gennaio. In attesa di capire come ci comporteremo dopo allora, alcuni governi regionali hanno scelto da sé la strada da percorrere. Sarà sufficiente dire che Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche hanno autonomamente stabilito che si procederà con le lezioni a distanza fino al prossimo 31 gennaio.
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