Da poco varato il nuovo Decreto Covid. Il Consiglio dei ministri si è espresso riguardo gli ultimi nodi in vista dell’allentamento delle strette nazionali. Nonostante la foga della Lega e le pressioni della destra, Draghi non cede alle richieste della proroga del coprifuoco alle ore 23. Tutti a casa dunque alle 22 e così sarà almeno fino al 1 giugno. Poi si valuterà. Lo stato di emergenza è infatti prorogato al 31 luglio.
Duro colpo per chi sosteneva le ragioni dei ristoratori. Un’ora in più avrebbe dato ossigeno ai commercianti del comparto beverage and food. Deluse le regioni che avevano dato manforte a Matteo Salvini, in particolare Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia. il Premier ha però sottolineato come, sulla scorta di dati epidemiologici positivi, potrebbe essere valutato lo spostamento del coprifuoco, già prima dello scadere dei termini del Decreto.
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Confermata al contrario l’apertura dei ristoranti al chiuso a partire dal primo giugno.
Come annunciato, infine, dal 26 aprile saranno ripristinate le zone gialle. Tra le regioni classificate in quest’area saranno consentiti gli spostamenti senza green pass o autocertificazione.