Non hanno tardato ad arrivare le reazioni dei principali attori politici del territorio alla notizia della nomina, da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di Guido Castelli (Fdi) a Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016.
Da un lato la soddisfazione della destra, con gli auguri diffusi alla stampa dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e dal senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris. Dall’altro il disaccordo della sinistra, in particolare del Pd, attraverso la critica mossa da Stefania Pezzopane e Michele Fina.
Gli auguri di Biondi e Liris
“Giungano al senatore Guido Castelli i migliori auguri di buon lavoro per l’importante e impegnativo compito che l’attende in qualità di Commissario per la ricostruzione post sisma del Centro Italia. La sua preparazione, il bagaglio di competenze acquisite nel suo percorso politico e amministrativo e la profonda conoscenza dei territori saranno elementi preziosi a disposizione degli amministratori e delle comunità locali impegnate nei complessi processi di rinascita economica e sociale in corso. A Castelli mi lega una grande amicizia personale e una profonda stima professionale accresciuta negli anni in cui ha ricoperto i ruoli di sindaco di Ascoli Piceno, assessore della regione Marche e presidente della Fondazione Ifel oltre che nei ripetuti confronti avuti nell’ambito delle riunioni della cabina di coordinamento integrata, chiamata a valutare interventi e investimenti nell’ambito del Fondo complementare al Pnrr per i territori colpiti dal terremoto 2009 e 2016-2017. Sono certo che la collaborazione con il Comune dell’Aquila sarà proficua e costante come quella avuta con il suo predecessore, Giovanni Legnini, al quale rivolgo un ringraziamento per il lavoro svolto e l’augurio di proseguire con la consueta professionalità nel lavoro che l’attende nel ruolo di Commissario straordinario per gli interventi di ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione a Ischia”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Rivolgo un plauso alla presidente del Consiglio Meloni per la nomina di Guido Castelli a commissario alla ricostruzione post-terremoto del Centro Italia, che abbiamo condiviso e sostenuto anche dall’Abruzzo. Allo stesso tempo saluto e ringrazio per il lavoro svolto in questi anni Giovanni Legnini, oggi impegnato nell’emergenza di Ischia”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris. “Con Castelli, al quale mi lega un rapporto antico e consolidato, maturato durante il suo mandato – omologo al mio – di assessore alla Regione Marche”, continua Liris, “sono sicuro che proseguirà egregiamente il lavoro iniziato, forte anche di un punto di vista che ha il valore aggiunto di provenire dall’amministrazione locale. Non va infatti dimenticato il lungo percorso politico di Castelli, già sindaco di Ascoli Piceno”.
“Da assessore con deleghe al Bilancio e al Cratere, proprio come me, con Castelli mi sono interfacciato quasi quotidianamente per anni, su temi che accomunano le due Regioni che oltre ad essere confinanti hanno, purtroppo, condiviso tragedie come quella dei terremoti del 2016-2017. Continueremo a lavorare insieme”, osserva Liris, “forti anche dell’esperienza del 2009 che ha rappresentato un modello per la gestione dell’emergenza ed è stato un caso unico di ricostruzione, per dimensioni e caratteristiche. Quel modello andrà preso in considerazione per replicare le buone pratiche e deve essere da insegnamento per eventuali miglioramenti normativi e procedimentali. L’obiettivo, condiviso e che non può avere colori politici, deve essere quello della ricostruzione totale degli edifici, della ricostituzione del tessuto sociale e del rilancio economico di aree fragili che già in situazioni ordinarie fanno i conti con numerose difficoltà. Da parte nostra, piena fiducia in Castelli al quale offriamo da subito massima disponibilità a collaborare”, conclude Liris.
La critica della sinistra: Pezzopane e Fina
Non altrettanto compiaciuta la sinistra abruzzese, che rimpiange la figura di Legnini, nominato da Giuseppe Conte nella fase iniziale del Conte 2.
“La notizia della sostituzione di Giovanni Legnini era stata ampiamente anticipata dai rumors dei corridoi, però c’è poco da indorare la pillola, la decisione assunta dispiace molto a tanti. E sinceramente per l’Abruzzo è una operazione a perdere. Innanzitutto perché Giovanni Legnini, nominato dal Presidente Conte nella fase iniziale del Conte 2 ha fatto un ottimo lavoro, riconosciuto da tutti, sia per la ricostruzione che per l’attuazione del fondo complementare Pnrr sisma. Inoltre Giovanni Legnini aveva dato sempre un occhio attentissimo alle vicende abruzzesi e con il Pnrr seguiva anche, con il coordinamento della cabina di regia, il sisma 2009. Meloni eletta a L’Aquila-Teramo toglie un abruzzese e nomina un marchigiano. L’Abruzzo con questa operazione, perde una postazione decisiva faticosamente conquistata, grazie alla determinazione del Pd ed al Governo Conte 2. Con Giovanni Legnini abbiamo fatto uno splendido lavoro, la sua nomina arrivò subito dopo l’approvazione del Decreto sisma che cambiava la governance e le norme del sisma 2016/17. Lui subito si rese operativo, ed in un clima fattivo e propositivo sia con il governo Conte che con Draghi abbiamo approvato norme molto innovative e trasferito grandi risorse. Il Commissario Legnini lascia una importante eredità, risorse da spendere, Fondo complementare Pnrr avviato. Miliardi disponibili, struttura organizzata, stabilizzazioni , e tanto altro che certo non c’erano quando fu insediato a gennaio del 2019. Un grande ringraziamento a Giovanni Legnini per tutto il lavoro fatto e per la collaborazione che abbiamo vissuto e sperimentato con successo tra Struttura Commissariale e Parlamento. Purtroppo rimarranno deluse le aspettative di tanti sindaci e associazioni anche di destra che avevano chiesto di rinnovargli l’incarico. La Meloni ha scelto il senatore marchigiano di FdI Castelli in barba agli abruzzesi che l’hanno eletta. Io invece ringrazio Giovanni e mi rammarico perché non potrà continuare a fare l’ottimo lavoro che sta facendo”. Così l’onorevole Stefania Pezzopane, già parlamentare, oggi consigliera comunale e Responsabile nazionale Pd Dipartimento Terremoti e ricostruzione.
“La scelta del governo Meloni di nominare un nuovo commissario alla ricostruzione nel Centro Italia nella persona del senatore Guido Castelli è naturalmente legittima. Sono tuttavia uno sbaglio e un enorme rischio quelli del governo che interrompono il lavoro di Giovanni Legnini, che è stato una svolta riconosciuta da più parti nei territori terremotati, come sottolineato dai significativi e ripetuti appelli dei giorni scorsi di cittadini e rappresentanti istituzionali”. Lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Fina prosegue: “Nell’interesse delle popolazioni del cratere non possiamo quindi che augurare buon lavoro a Castelli, e auspicare che lo conduca nel migliore dei modi. La scelta di non ascoltare le voci che sono arrivate dal territorio, e di ignorare tutto il merito, i risultati di un lavoro in corso come quello di Legnini, sono comunque errori. Perché fanno ripiombare nel pericolo di un rallentamento un percorso che in passato, prima di Legnini, ha già subito uno stallo inaccettabile per i cittadini coinvolti, visto quello che avevano dovuto passare in occasione delle scosse sismiche del 2016 e del 2017. Ricordo di aver molto lavorato alla scelta di Legnini con l’aiuto di Nicola Zingaretti in qualità di Segretario nazionale del Pd e Presidente della Regione Lazio, Dario Franceschini come Ministro capo delegazione del Pd al Governo, l’unità granitica dei parlamentari del Pd abruzzese e di tutto il gruppo dirigente, la comprensione e il sostegno degli altri parlamentari abruzzesi di centrosinistra e del M5S, questi ultimi anche come interlocutori intermediari con l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la condivisione di gran parte dei partiti del centrodestra ed infine un dialogo serrato e positivo con gli altri rappresentanti di tutti i territori. Un lavoro nell’interesse delle cittadine e dei cittadini e non di un partito; lo dimostrò anche la non rivendicazione politica ma il riconoscimento unanime. Perché Legnini ha rappresentato, tra le altre cose, anche la messa a disposizione di un’esperienza istituzionale figlia dell’Abruzzo che ha dovuto subire, prima del sisma 2016-17, la tragedia del 2009 per affrontare la quale anche Legnini fu determinante. Ma questo è il primo significativo regalo del Governo Meloni: sordità totale e sdegnosa indifferenza alla richiesta dei territori, di tutti i territori del cratere, che non hanno meritato nemmeno un incontro o una risposta. Prima viene il suo partito e la composizione delle ambizioni interne”.