L’accordo esiste. E’ arrivato nel periodo di proroga delle trattative oltre la data “out out” del 13 dicembre scorso. I futuri rapporti commerciali tra Regno Unito e Unione Europea saranno alla stregua di un patto d’intesa che arriva a distanza di circa un anno di negoziati.
Il pericolo, scongiurato, del no deal.
Nonostante i comuni manifesti di disponibilità al compromesso, L’Europa e il Regno Unito non sono mai stati tanto distanti. Al di là dei proclami, entrambi erano pronti al divorzio senza accordo. Lo stesso governo italiano ha paventato l’ipotesi del no deal, riconoscendola come necessaria qualora fosse stato impossibile salvaguardare i propri interessi economici. Come dire, abbiamo puntato i piedi.
Ma cosa avrebbe comportato la Brexit senza un accordo commerciale? In caso di no-deal il Regno Unito sarebbe stato soggetto alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), determinando l’introduzione di controlli e imposte doganali. L’intesa garantisce di fatto a entrambe le parti lo scambio di merci senza l’imposizione di dazi, e apre la strada al confronto su questioni chiave, quali il clima e la sicurezza.
Quanto vale l’intesa tra Unione Europea e Regno Unito per l’Abruzzo?
Sarà sufficiente dare uno sguardo ai numeri relativi agli ultimi dodici anni. Secondo i dati raccolti dal Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2019, l’Abruzzo ha fatto registrare scambi commerciali di importazione per un valore medio annuo pari a 95.839.752 euro, con apice nel 2011, quando l’import si è attestato a 11.600.270 euro.
IMPORT IN VALORE REGNO UNITO-ABRUZZO
(voci di maggiore rilevanza)

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CG – Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
CB – Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco
CE – Sostanze e prodotti chimici
CI – Computer, apparecchi elettronici e ottici
CH – Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a.
Analizziamo l’ultimo anno di cui abbiamo contezza reale, vale a dire il 2019. Emergono dati interessanti nei settori dei prodotti minerali e metalliferi. Nello stesso anno si registra un valore pari a zero nelle pseudosezioni relative ai prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento e ai prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento.
Sempre nello stesso arco temporale (2008/2019) l’Abruzzo ha esportato in media ogni anno merci e prodotti per un valore pari a 615.414.395 euro, con un picco di 841.723.895 euro nel 2016. Delle 20 sottosezioni produttive, tra le 7 di maggior rilevanza economica, spicca l’export di articoli in gomma e materie plastiche (40.250.160 euro nel 2019).
EXPORT IN VALORE ABRUZZO- REGNO UNITO 2019
(voci di maggiore rilevanza)

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Dati gentilmente concessi dal CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia