Una squadra giovane, dinamica e altamente qualificata che crede nello sviluppo di una cosmesi etica oltre che ecosostenibile, che crea e sviluppa cosmetici in grado di offrire nuove e straordinarie esperienze di bellezza efficaci, ma non solo. Nakura Bio è un’azienda di cosmesi naturale che sorge nel cuore della città di Montesilvano, è un laboratorio di idee e formulazioni di prodotti cosmetici biologici certificati, innovativi e legati al territorio abruzzese.
Agnese, Alessandro, Sara e Michela, dopo anni di studio, analisi e preparazione, hanno messo in piedi una realtà imprenditoriale in cui gli ingredienti naturali e biologici rappresentano i protagonisti per la produzione di una biocosmesi efficace e davvero bio.
In piena pandemia, però, l’azienda nata grazie al bando Resto al Sud, ha messo in stand by la produzione dei prodotti per la cura della pelle, per dedicarsi agli igienizzanti, principali alleati nella lotta contro il coronavirus. È nato così Amas, il primo igienizzante 100 per cento abruzzese, realizzato attraverso materie prime provenienti da fornitori a km0, tutti appartenenti al territorio regionale. L’igienizzante mani e multiuso è anche al 98 per cento naturale, con tutti gli ingredienti di origine vegetale.
Ne abbiamo parlato con uno dei fondatori dell’azienda abruzzese, Alessandro Pompei.
La vostra attività si incentra sulla produzione di cosmetici biologici certificati, ma c’è molto di più. Cosa intendete per “cosmetica etica”?
Il nostro concetto di cosmesi etica è incentrato principalmente sull’attenzione rivolta non solo all’aspetto meramente estetico riguardante l’efficacia del prodotto ma anche e soprattutto al valore ‘sociale’ che questo rappresenta, ovvero la necessità di rincorrere una produzione orientata ad una maggiore sostenibilità lungo tutte le fasi della filiera produttiva e, contestualmente, promuovere sane abitudini di cura della persona, rispetto e salvaguardia del prezioso mondo che ci circonda, attraverso adeguate campagne informative di sensibilizzazione.
Tra gli altri obiettivi del vostro lavoro c’è quello della produzione ecosostenibile: in che modo la cosmetica si coniuga con la natura?
Per noi il rapporto natura/cosmesi è assolutamente inscindibile. Al giorno d’oggi è diventato indispensabile produrre con senso di responsabilità, proponendo prodotti che non solo garantiscano il più basso impatto ambientale possibile ma che di quello stesso ambiente possano anche assimilare tutte le proprietà benefiche e curative per l’uomo. Ridurre le emissioni di acqua e Co2, escludere dalle formulazioni materie prime di derivazione sintetica, parabeni, petrolati, siliconi etc, sono i concetti alla base di un sistema produttivo green.

La vostra attività aspira anche a produrre cosmetici o prodotti legati al territorio d’origine, ma soprattutto l’Abruzzo. In che modo l’Abruzzo si trova all’interno dei prodotti che il consumatore acquista?
La fase di ricerca degli opportuni fornitori è un momento di fondamentale importanza sia per gli standard di qualità che gli stessi debbano garantire ma soprattutto per poter contare su prodotti e materie prime a KM0. L’Abruzzo fortunatamente è una terra ricca di risorse naturali e la nostra mission è proprio quella di ricercarle, studiarle, utilizzarle e valorizzarle. E, cosa non di poco conto, siamo tutti orgogliosamente Abruzzesi.
Nakura Bio nasce e incontra subito dopo le avversità derivanti dalla pandemia. Avete quindi pensato ad una riconversione e siete stati i primi (forse anche gli unici?) a produrre nella regione un gel igienizzante efficace ma altamente biologico. Come nasce questa idea?
L’idea di riconvertire la produzione dalla cosmesi agli igienizzanti è stata una scelta principalmente etica e morale dettata da uno slancio di responsabilità che l’emergenza Covid ha smosso in noi. Abbiamo sentito forte la necessità di dare il nostro contributo al territorio mantenendo però il più possibile saldi i nostri principi orientati alla sostenibilità ambientale. E’ così che abbiamo realizzato una formulazione naturale al 98%. Oltre questo, i nostri igienizzanti, prodotti artigianalmente nel nostro laboratorio di Montesilvano (PE), si caratterizzano per una piacevole profumazione di Eucalipto ed una efficace azione idratante, emolliente e dermoprotettiva.
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Dalla vostra riconversione è cambiato qualcosa? Dopo mesi di produzione quale è il vostro bilancio?
Stavamo lanciando la linea cosmetica proprio a marzo dello scorso anno poi, considerata l’emergenza sanitaria abbiamo ritenuto più vantaggioso mettere in stand by la linea biocosmeceutica. Contrariamente però a quanto si potrebbe pensare non è stato affatto facile penetrare il mercato di riferimento, soprattutto a causa di alcuni ritardi che abbiamo dovuto incontrare da un punto di vista burocratico per poter iniziare a lavorare l’alcool che ci hanno impedito nell’immediato di soddisfare la tanta domanda delle prime settimane di emergenza ma, superati questi ostacoli ed una prima fase di lancio e consolidamento, possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti del volume di vendite che poi, fortunatamente, è andato sempre in crescendo.
Il vostro mondo lavorativo si intreccia anche con “La Agricosmesi”?
Il nostro settore di ricerca e sviluppo, per precisa scelta interna, è sempre alla costante ricerca di rintracciare sempre nuove materie prime che provengano da agricolture biologiche del nostro territorio. Per questo ci sentiamo strettamente legati agli ambiti dell’Agricosmesi.
A vostro avviso, c’è in Abruzzo una svolta green della cosmetica in atto o ancora ci vorrà tempo per vedere qualcosa cambiare?
L’attenzione verso le tematiche ambientali di ecosostenibilità è fortunatamente sempre più crescente, nella nostra Regiona ma più in generale in tutta la Nazione. L’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente è e sarà una costante dei prossimi anni. Sarà un dovere per tutte le aziende green come la nostra continuare ad investire in tal senso andando soprattutto ad ‘educare’ i clienti sensibilizzandoli circa la indifferibile necessità di iniziare ad operare scelte in fase di acquisto che siano responsabili e consapevoli. Ovvio è che sarebbe fondamentale anche una decisa accellerazione da parte del Governo centrale in tal senso.

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