Le accuse in questione riguardano le cause della morte dell’esemplare d’orso deceduto in seguito ad investimento stradale. Lo zoologo Paolo Forconi denuncia il silenzio dell’Ente Parco, in particolare in riferimento alle richieste di delucidazioni in merito al referto autoptico dell’animale.
La nota di Paolo Forconi
Il 28 gennaio, in un commento al post del Parco, chiedevo semplicemente quale fosse il problema all’occhio di Juan Carrito. Non avendo ricevuto risposta, ho ripetuto la domanda nei giorni seguenti, pensando che non l’avessero letta. Il 3 febbraio pubblico il post sull’occhio cieco di Juan Carrito.
Il 7 febbraio esce un post del parco che utilizza l’ironia su un argomento fuori luogo e molto triste: la morte di Juan Carrito, cieco ad un occhio e con il collo ferito dal radiocollare troppo stretto. È questo il rispetto che ha il parco per JC e per chi cerca di sapere la verità sulla sua morte?
Scrive il Parco nel post: “Chiunque vuole conoscere o capire cose che non sono chiare è pregato di chiedere”.
Poi però, invece di rispondere alle domande in modo professionale e pacato, usa termini come: subdole esternazioni, ignoranza, malafede, complotto, leoni da testiera, gossip, saccente, calunnia, fantasiosa ricostruzione, caccia alle streghe e stregoni del medioevo.
Sono questi i termini da utilizzare da un Parco Nazionale?
Dopo la forma, passiamo all’oggetto.
È evidente che al Parco abbia dato molto fastidio la diffusione della notizia dell’occhio cieco e del collo ferito di JC, altrimenti lo avrebbe comunicato in modo pacifico. Ed elenca una serie interminabile di giustificazioni.
La giustificazione dell’assenza di comunicazione sull’occhio cieco sarebbe la volontà di “ridurre la pressione mediatica sull’orso”. Eppure negli ultimi mesi JC era stato avvistato molto raramente. O forse volevano ridurre la pressione mediatica sul Parco, che temeva di ricevere troppe critiche per una scelta molto discutibile?
Poi il parco rinnega la versione del guardiaparco, che nella riunione pubblica del 29 gennaio a San Sebastiano dei Marsi, aveva dichiarato come JC avesse sbattuto contro una lamiera ad Alfedena, scrivendo che invece non si sappia come sia successo.
Ora a quale delle 2 versioni bisogna credere? A quella di un pubblico ufficiale o a quanto scritto dal parco su Facebook? O a nessuna delle due?
Secondo il Parco non si possono neanche fare ipotesi (forse l’Abruzzo non fa parte della Repubblica Italiana?), poi però il Parco fa l’ipotesi del salto di JC in mezzo alla carreggiata.
Il Parco deve sapere che non è una società privata, ma un ente pubblico che usa fondi pubblici e per questo deve rendere conto a tutti i cittadini delle spese e delle attività svolte.
Come previsto dal D. lgs 195/2005, perché non pubblica i relativi documenti sul sito del Parco?
In un comunicato del 2019, il Parco aveva scritto che avrebbe dato notizia della necroscopia dell’orsa con piccolo investita a Castel di Sangro. Quando pubblicheranno il referto?