Monte Magnola, l’incredibile stagione dei record
Tutto un altro scenario rispetto ad appena un anno fa. Le cifre dell’attuale stagione sciistica, in termini di flussi, presenze e consumi, non erano state previste neppure nelle più ottimistiche ipotesi di ripresa. Il turismo invernale ribadisce la sua centralità nel contesto di crescita regionale e incorona le piste dell’entroterra regine di uno spaccato territoriale che abbraccia l’intero centro-sud.
Gli impianti della Ovindoli Monte Magnola fanno l’exploit dopo la caduta libera della scorsa stagione. Il presidente Giancarlo Bartolotti conferma il trend in ascesa, visite in aumento percentuale del 130%: “E’ chiaro che ciò che è stato perso con l’esplosione della pandemia non può essere recuperato. – Ha esordito Giancarlo Bartolotti – Quello che possiamo affermare è che l’attuale stagione turistica è notevolmente al di sopra delle aspettative. Registriamo presenze nei weekend di 6-7mila persone. Una calca a non finire che ci ha costretti a rivedere buona parte dell’organizzazione generale, dall’accoglienza alla disponibilità delle attrezzature”.
Stagione sciistica, le ragioni del balzo turistico
Tale significativa escalation va evidentemente rapportata ai picchi massimi registrati negli anni immediatamente precedenti all’emergenza sanitaria. Secondo quanto riferito dallo stesso Bartolotti, la curva degli accessi agli impianti ha raggiunto al massimo le 3-3.500 unità (in ragione di una concomitante chiusura delle piste concorrenti che ha riversato i turisti a Ovindoli).
I numeri dell’attuale campagna sciistica sono il frutto di una serie di variabili emerse in ragione del virus. Da un lato l’entusiasmo collettivo dopo l’impossibilità ad accedere alle piste per oltre un anno, dall’altro la necessità delle famiglie di uscire di casa e concedere qualche ora all’aria aperta ai propri figli. E poi ancora l’esigenza di non allontanarsi troppo per paura che in caso di contagio si possa restare bloccati ad una distanza eccessiva da casa.

L’impatto del turismo invernale sulla reputation del turismo abruzzese
“Ad un tale aumento di flussi, corrisponde una necessità di riorganizzare il lavoro. La prima criticità è emersa in fase di accoglienza. I parcheggi non hanno potuto far fronte alla capienza necessaria. Non potendo incrementare le aree destinate al parking, essendo il nostro un territorio fortemente in pendenza, e avendo la necessità di rimediare in tempi molto celeri, abbiamo strutturato un servizio navetta che si disloca in due diversi punti di sosta del territorio comunale. Poi però c’è anche il problema della disponibilità delle attrezzature. Sci, snowboard etc…”, ha spiegato Bartolotti.
Non tutti i disservizi possono essere gestiti nell’immediato. Le stesse richieste di lezioni private con i maestri dell’impianto solo aumentate del 30%. L’impennata dei numeri si ripercuote, inevitabilmente, sulla reputation dell’intero contesto regionale. L’Abruzzo, grazie alla spinta degli impianti interni e alle classiche mete di risalto invernale, assume un ruolo di primissimo piano. Gli incrementi segnalati da una struttura come la Ovindoli Monte Magnola, sottolineano un allargamento del proprio target di riferimento. Ai turisti fidelizzati nel corso degli anni, di matrice geografica prettamente laziale, si sommano flussi rilevanti da Toscana, Marche, Molise, Campania e Puglia.
“Fisiologicamente ci aspettavamo un calo delle visite subito dopo l’Epifania. – Prosegue il presidente della Monte Magola Impianti – Effettivamente c’è stato qualche giorno di stallo. Poi però il boom. Il turismo evolve rapidamente, ha bisogno di attenzione e cura. E’ importante garantire agli utenti i servizi di cui necessitano e che si aspettano di trovare. Le persone sono abituate a viaggiare, conoscono il mondo, non si accontentano più. E’ nostro compito soddisfare le loro aspettative affinché l’immagine dell’Abruzzo non ne risenta”.
Bartolotti, 50 milioni investiti in Abruzzo: regione unica
Giancarlo Bartolotti si sofferma più volte sul legame esistente tra le prestazioni delle strutture ricettive e l’immagine del turismo regionale. Il gradimento del cliente si riflette sulla considerazione e sulla credibilità che l’intera regione esercita sulla mentalità collettiva. L’imprenditore romagnolo non ha mai nascosto l’incredibile aspettativa nutrita nei confronti delle potenzialità dell’Abruzzo, “tanto da averci investito negli anni 50 milioni di euro. – Incalza Bartolotti – Il turismo è il vero ed unico polmone di questa terra, di cui mi sono innamorato 60 anni fa. Arte, storia, paesaggi, scorci, archeologia, gastronomia. E non dimentichiamo che immediatamente intorno ai confini abruzzesi si muovono circa 15mila utenti. Mi è capitato in questi anni di accompagnare amici francesi, tedeschi, o di altre nazionalità, alla scoperta del territorio. Il loro enorme stupore mi ha dato conferma di questa incredibile bellezza. E’ fondamentale, però, che tutti ne siano consapevoli”.
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Monte Magnola, grandi progetti per il futuro
Giancarlo Bartolotti annuncia importanti novità, ragionate nell’ottica di un allargamento del ventaglio di servizi che differenzino l’offerta. Per una nuova classe turistica, una rinnovata esperienza sulla neve.
La Monte Magnola si propone di incrementare il numero degli chalet, di allestire centri di aggregazione sociale. Giochi e attività per bambini e maggiori disponibilità per gli adulti. Inoltre, più a lungo termine, il prolungamento della stagione, con neve (finta) sulle piste anche in estate.
L’attuale parentesi stagionale dovrebbe protrarsi fino al periodo della Pasqua. Se la neve lo permettesse si potrebbe ipotizzare di arrivare al ponte del 1 maggio.