L’Aquila. La variante Omicron dilaga e mezza Italia scivola in zona gialla. I dati degli ultimi giorni, con punte di circa 145mila contagi giornalieri, costringono il governo e le regioni a varare nuove misure volte al contenimento dell’ultima mutazione del Covid-19. Attesa per l’Abruzzo che vuole conoscere il proprio destino.
I parametri tenuti in considerazione per il cambio di colore sono tre: l’incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Diverso per rientrare nella zona arancione che scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.
Tra zona bianca e zona gialla non vi sono grosse differenze, per lo meno co riguardo alle misure in vigore fino al 31 gennaio 2022. L’ultimo decreto prevede l’obbligo di mascherina anche all’aperto, oltre che su mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri dove è necessario indossare la Ffp2.
Fino al 31 gennaio 2022 sono vietati eventi, feste e concerti che implichino assembramenti in spazi all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo, le discoteche e i locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.