LA NUOVA VITA DEL MERCATO IMMOBILIARE
Comprare casa? Sì, ma ora. Partiamo da una riflessione autorevole. in occasione dell’ultimo Forum organizzato da Scenari Immobiliari a Santa Margherita Ligure, il mercato immobiliare mostra i primi segni di ripresa e impennerà la tendenza entro i prossimi 5 anni.
Stando alle Statistiche trimestrali sull’andamento delle compravendite in Italia fornite Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, dopo un primo calo registrato nei primi due trimestri del 2020, quale evidente risposta di interdizione all’incertezza della pandemia, i segnali di ripresa sono arrivati con forza a cavallo tra l’estate e l’autunno scorsi, fino a chiudere l’ultimo trimestre dell’anno con un +8,8%. Nel dettaglio anche il mercato non residenziale ha fatto segnare nello stesso periodo di riferimento un incremento complessivo del 12,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Secondo quando riportato da Il Sole 24 Ore, il 2020 ha fatto emergere un calo dei prezzi delle case per un valore percentuale del 2,1%. Il 2021 dovrebbe ridurre il differenziale rispetto a un anno fa, ma non del tutto. Si prospetta entro i prossimi mesi un recupero di 1,3 punti percentuali.
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I DATI FORNITI DALL’OSSERVATORIO
Nell’ultimo trimestre del 2020 sono state quasi 15mila in più le abitazioni compravendute rispetto allo stesso periodo del 2019, raggiungendo quota 183.381 unità scambiate, con una crescita più marcata nei Comuni minori (+11,8%) rispetto ai Comuni capoluogo (+2,9%).

PERCHE’ COMPRARE ADESSO?
Per due motivi. Il primo, concettuale e pratico al tempo stesso, è nella considerazione, rivalutata, del concetto di casa. Nell’ultimo anno la casa è stata la nostra vita. L’abbiamo vissuta come mai prima. E’ stata e continua ad essere la nostra caverna, il riparo. Abbiamo imparato a vederla con altri occhi. E’ stata il nostro ristorante, il nostro cinema, il nostro giardino. Abbiamo capito che nessun posto è come casa, che qualsiasi cosa accada è l’unica certezza sulla quale contare. Ecco perché deve essere alla portata delle nostre esigenze, accogliente, su misura delle nostre aspettative.

Il secondo, di assoluta priorità, è il calo in picchiata dei tassi sui mutui. In un momento storico di evidente volatilità delle borse, anche gli indici Eurirs risentono della crisi, vale a dire i tassi bancari di riferimento che determinano, insieme allo spread, i tassi fissi dei mutui. Il crollo dei valori è allora tanto un problema per l’economia, quanto un’opportunità per chi abbia intenzione di accendere un mutuo. Come sottolineato infatti da Mutuionline, “non c’è alcuna differenza di costo, se non di qualche euro, tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile. E per il futuro, se la curva dell’Eurirs continuerà a scendere, la situazione potrebbe invertirsi, fino a definire una convenienza maggiore dei mutui a tasso fisso”.