Avezzano. Manca il personale e così la presidente del tribunale di Avezzano, Zaira Secchi, si vede costretta a chiudere tutti gli uffici aperti al pubblico, comprese le cancellerie, per un giorno alla settimana, cioè il giovedì. La motivazione della misura è da ricercarsi nella volontà, vera necessità a dire il vero, di organizzare e ottimizzare l’ingente lavoro che il poco personale amministrativo rimasto è chiamato a soddisfare. La speranza è che, così facendo, si riesca a garantire un servizio più efficace e fruttuoso.
Questa la nota: “Attesa la scopertura del personale amministrativo di oltre il 60% che interessa il tribunale di Avezzano ed al fine di consentire al personale rimasto di attendere ai servizi essenziali per continuare ad assicurarne la funzionalità e l’operatività, il presidente del tribunale del capoluogo marsicano, Zaira Secchi, dispone la chiusura al pubblico di tutti gli uffici un giorno alla settimana, ovvero nella giornata del giovedì”.
L’ennesima pagina di una crisi che attanaglia il presidio di giustizia marsicano e che non sembra trovare una soluzione definitiva. Rapida no, ormai non ci spera più nessuno, tanto che l’agonia si trascina da talmente tanto tempo da farla sembra una circostanza normale. Si convive con il disagio nella speranza di un futuro più roseo. La manifestazione di poche settimane addietro, mediante la quale è stato chiesto a gran voce di rivedere gli asset della riforma sulla giustizia del decennio scorso, ha ridestato l’attenzione sull’importanza di un’azione congiunta tra gli attori istituzionali, associativi e sindacali del territorio, ma anche della gente comune chiamata a far sentire la propria voce a tutela del tribunale di Avezzano. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dai nuovi concorsi, con relative assunzioni, da parte del ministero della Giustizia, sempre che il nuovo personale amministrativo non venga dirottato altrove come altre volte accaduto.
La diretta dell’assemblea pubblica degli avvocati fuori al tribunale di Avezzano