Avezzano. Creare un centro educativo e ludico diffuso che mirasse alla ripresa guidata e in sicurezza delle attività educative e di socializzazione, sospese a causa dell’emergenza sanitaria, è stato l’obiettivo di “Ludicando Street Game”, il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche della famiglia, a valere sul bando “Educare”, che dal 14 giugno al 20 agosto ha coinvolto circa 77 bambini tra la scuola primaria Mario Pomilio e il capoluogo marsicano.
Il progetto è stato gestito dalla Leonardo Cooperativa Sociale di Avezzano, presieduta dalla dottoressa Karin Sorgi, che opera da quasi vent’anni nel settore socio assistenziale ed educativo, in collaborazione con gli enti pubblici del territorio e ha visto la collaborazione dell’Associazione di promozione sociale “I Girasoli”, ente no profit che promuove e sostiene misure di politica giovanile e interventi a sostegno delle famiglie presieduto dalla dottoressa Benedetta Cerasani, e l’Istituto Comprensivo Corradini – Pomilio, presieduto da Marianna Lostagnaro. Tanti i laboratori che sono stati attivati nel corso dei giorni e che hanno coinvolto anche società e associazioni del territorio, all’insegna dell’educazione e del divertimento in un’estate particolare, ancora segnata dalla presenza del Covid 19.

“Eingana”, l’ associazione di promozione sociale zooantropoligica, ha portato a scuola gli amici a quattro zampe fornendo dimostrazioni su come relazionarsi con loro, mentre la casa di produzione cinematografica “Peperonitto” ha avvicinato i più piccoli al linguaggio multimediale, portandoli pian piano ad affrontare microfono e telecamera, a raccontare le esperienze utilizzando fiumi di parole, a confrontarsi con le proprie emozioni. Anche “Asd hockey Avezzano” e il “Circolo scherma i Marsi” hanno collaborato avvicinando i bambini alle regole delle loro discipline, come l’associazione “Country Dance” che, invece, ha fatto ballare tutti i partecipanti. Ma oltre a ciò, c’è stato spazio anche per visite attraverso le quali i bambini hanno potuto apprezzare la città di Avezzano, scoprirne i segreti e la storia: dalla piazza di San Bartolomeo, all’Aja dei musei, alle mostre, ai parchi e al monte Salviano. Giorni, quindi, dedicati a riscoprire giochi di strada, quelli più tradizionali come la corsa dei sacchi, la gara di biglie, la gara di carriola, l’albero della cuccagna, solo per citarne alcuni. I più piccoli hanno potuto apprezzare anche la lettura di un libro sotto l’ombra degli alberi di piazza Torlonia, hanno costruito capanne e giocato più da vicino con le proprie emozioni.

“Grazie a ‘Ludicando Street Game’ i bambini hanno imparato ad apprezzare la bellezza e il rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone – dichiara Karin Sorgi – Si sono piano piano ambientati, fino a stare così bene da non voler piu andare via. Uno degli obiettivi era proprio quello di restituire le chiavi della città ai bambini, consentendo loro di acquisire la consapevolezza del proprio territorio e degli spazi cittadini.”

“Quando più professionalità di alto profilo si mettono insieme per un fine comune e trovano il modo di collaborare, il risultato è sempre eccellente e lo abbiamo dimostrato – conclude la dottoressa Sorgi – Lavorare per i bambini è stato un onore, percepire la loro fiducia, una gioia senza fine, osservare la loro soddisfazione, ci ha reso orgogliose. La sfida ambiziosissima è stata quella di far loro cambiare aria e prospettiva, pur rimanendo negli stessi spazi della scuola ordinaria. L’esperimento è perfettamente riuscito! Durante la festa finale presso il campo di hockey abbiamo percepito la loro gioia nel mostrare al pubblico tutto ciò che hanno appreso e al tempo stesso nel momento del saluto le lacrime erano inconsolabili. Quelle lacrime e quei volti ci danno la forza per andare avanti con la grinta e la determinazione che ci appartiene, in un tema a noi tanto caro come quello dell’educare. L’entusiasmo dei bambini e dei loro genitori è stato per noi il più grande successo.” La seconda fase del progetto inizierà a settembre e verrà realizzata come laboratorio diffuso in varie parti della città e presso le sedi della scuola Corradini – Pomilio e dell’associazione “I Girasoli”.
