Avezzano. Il giorno dopo l’incidente che ha visto un’auto piombare addosso a un furgone di latticini, parcheggiato all’angolo tra via Cataldi e via Corradini, si riaccendono le polemiche sulla sicurezza stradale e la pedonalizzazione del centro città. Un episodio che si è concluso senza alcun ferimento di persone ma solo con danni riportati alle vetture protagoniste del fatto e, in parte, all’arredamento esterno del locale, oltre che a una gran quantità di prodotti alimentari non più utilizzabili.
Alla guida della macchina che ha provocato il sinistro un quarantaduenne che ha tentato di darsi alla fuga abbandonando l’auto. Nella foga si è gettato anche dentro la fontana di piazza Risorgimento, ma poi è stato identificato e trovato in evidente stato confusionale. É probabile che abbia perso il controllo della vettura proprio a causa della sua possibile alterazione psicofisica.
Solo un caso, o un mero colpo di fortuna, ha evitato che al momento dell’impatto non fossero presenti passanti o clienti del bar intenti a consumare la colazione all’esterno del locale. Quanto accaduto poteva avere conseguenze peggiori rispetto a quelle verificatesi, infatti. L’orario del sinistro non deve trarre in inganno perché le sette del mattino non rappresentano un orario insolito per mangiare un cornetto o bere un cappuccino o un caffè e, nel caso di una giornata soleggiata come quella di ieri, farlo all’aria aperta è prassi diffusa e consuetudinaria.
Per la fortuna di tutti, la Dea bendata ci ha messo lo zampino. Ma ciò non è stato, e non è, sufficiente a evitare che all’interno dell’opinione pubblica si accenda il dibattito sul “cosa sarebbe accaduto se“, e “tutto ciò si sarebbe potuto evitare a condizione che“.
I “se” e i “ma” non cambiano i fatti e ciò che rileva è constatare come episodi del genere siano casi isolati, ma non per questo meno gravi o da sottovalutare. Lo scorso anno una macchina finì addosso al dehor di un noto ristorante di via Garibaldi, prossimo all’incrocio con via Corradini. Era notte, il locale era chiuso, passanti non ve ne erano e il conducente rimase illeso. Anche in quella circostanza la domanda fu la stessa: “e se fosse successo nel pieno dell’orario di cena?“.
Il tema della sicurezza nel centro città non è più ciclico ma quotidiano.
Ogni giorno ci si interroga su come renderlo maggiormente sicuro ai passanti e a coloro i quali frequentano i numerosi locali presenti dove, che sia estate o inverno, i clienti sono soliti consumare anche all’esterno. E ogni giorno le richieste aumentano, specie alla luce dei diversi episodi di cronaca che si verificano con preoccupante reiterazione. Scippi e borseggi, aggressioni, violenze e minacce non sono gesti di “maleducati”, come qualcuno li ha definiti, ma di delinquenti che danno vita a fenomeni di microcriminalità presente sul territorio. Che sia una fattispecie di portata nazionale, e largamente diffusa sui territorio, è vero e inconfutabile, ma non si può liquidare come espressione di maleducazione.
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Quanto accaduto ieri nel centro città ha ridestato l’attenzione verso alcune tematiche mai del tutto sopite in questi anni: pedonalizzazione del centro città, maggiori controlli delle forze dell’ordine, pista ciclabile e mobilità ecosostenibile. Ognuna di esse meriterebbe un approfondimento a parte, ma vale la pena riportare alcune osservazioni da parte dei cittadini a seguito dell’incidente di ieri, anche al fine di rendere noto il loro pensiero dal quale trarre interessanti spunti di riflessione.
C’è chi punta il dito contro l’amministrazione comunale, rea di aver ristretto le strade per realizzare la pista ciclabile, ma dimentica che a via Cataldi non è mai stata presente fino all’incrocio con piazza Risorgimento, salvo poi essere stata tolta diversi mesi fa nel tratto di strada che arriva a piazza Matteotti, mentre a via Corradini, invece, non è mai stata realizzata. Quindi, in questo caso, come in quello dell’anno scorso, la ciclabile non ha alcuna responsabilità.
C’è chi vorrebbe un’area pedonale più ampia al fine di evitare che le macchine possano invadere i marciapiedi o anche solo alzare polveri sottili in pieno centro, e chi invoca più controlli delle forze dell’ordine. Per dovere di cronaca va detto che ieri sera, alla rotonda di via settembre che incrocia con via Garibaldi, era presente un posto di blocco della polizia che ha effettuato numerosi controlli, sottoponendo i conducenti anche all’alcol test. Ma c’è anche chi se l’è cavata con una battuta: “ci voleva l’incidente stradale per vedere gente alle otto di mattina in piazza…“. Altro tema su cui bisognerebbe riflettere…




