Continuano incessantemente le operazioni di soccorso alla ricerca dei 4 escursionisti dispersi sul Velino. Il tempo di oggi ha permesso agli operatori di poter accedere all’area di Valle Majelama e iniziare le procedure. Lo conferma ad AZ Informa anche Silvio Liberatore, Responsabile dell’emergenza della Protezione Civile della Regione Abruzzo.
“La situazione è quella che ci aspettavamo da ieri dopo il tavolo tecnico che si è svolto ieri sera alla base allestita. Il bel tempo di oggi ha permesso una maggiore visibilità ma c’è alta pressione, vento molto forte, temperaatura molto rigide quindi l’azione di ricerca è abbastanza complessa in quanto i mezzi aerei viaggiano con molta difficoltà mentre da l’azione da terra è altrettanto difficile perchè c’è un pericolo valanghe molto alto, rischio 5 – dichiara Liberatore – Si cerca di arrivare in quota con l’ausilio dell’elicottre che fa calare un numero indispensabile di unità di ricerca perchè è una zona ad alto pericolo. Con le unità cinofile stiamo facendo la ricerca e ci sono circa trenta persone. Adesso qualcuno è risceso, gli operatori si danno il cmbio in quanto la temperatura è al limite della sopportazione anche per il personale più preparato ed esperto.”
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Sui riscontri di queste ore di ricerca il Responsabile è chiaro, poichè il maltempo delle ore scorse non ha agevolato il mantenimento di eventuali tracce visibili. “Tra ieri e la notte scorsa il vento e le nevicate hanno accumulato nella zona uno strato molto alto e profondo di neve fresca che si è andata ad appoggiarsi sulla neve precedente, tra cui la slavina. Nella zona attualmente non ci sono elementi di tracce visive che possano darci indicazioni. Ormai c’è uno strato completamente nuovo. Procediamo con le unità cinofile e le strumentazioni per ricerca metalli, tra l’altro è anche una zona molto rischiosa per il personale di ricerca proprio per il rischio valanghe molto alto.
Il sole inzia a scendere e ancora nessuna traccia di Valeria, Gianmarco, Tonino e Gian Mauro ma si continuerà nelle ricerchè fin quando ci sarà luce. ” Continueremo fin quando ci sarà visibilità – conclude Liberatore – per la notte vediamo a breve il da farsi, fra pochissimo ci sarà una riunione in prefettura proprio per valutare l’ipotesi di attivare una serie di nuove procedure al fine di poter argirare il pericolo valanghe e far lavorare i soccorsi in maniera più sicura. Purtroppo non siamo nuovi ad eventi simili, basti pensare a quello che è successo 4 anni fa, ma non abbandoniamo mai la speranza”.