Prima di iniziare a spiegare che cos’è la violenza di genere, è doveroso innanzitutto interpretare la differenza tra due termini che spesso vengono confusi, quelli di ‘’sesso biologico’’ e di ‘’genere’’. Il primo indica la natura biologica di maschio e femmina, il secondo fa riferimento alla personale identificazione, cioè si riferisce quindi, alle caratteristiche che la società attribuisce a ciascun sesso attraverso le norme e ruoli sociali. Secondo la teoria di genere, le persone nascono maschio e femmina ma solo successivamente imparano a essere uomini, donne o entrambe.
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Il modo in cui viene percepito il ‘’genere’’ è influenzato da fattori sociali e culturali. La società nel tempo ha contribuito a sviluppare credenze errate sul genere rappresentate da famiglie, gruppo di pari, mass media. Questi, nel tempo, hanno creato dei veri e propri stereotipi di genere, che ancora oggi attribuiscono all’uomo caratteristiche quali la potenza, la dominanza, l’aggressività, mentre la donna viene percepita come debole, dipendente, sensibile. Coloro che non rispecchiano questi stereotipi vanno incontro a un pregiudizio che nel peggior dei casi si conclude con una discriminazione. Esistono varie forme di violenza.
- VIOLENZA FISICA: è la forma di violenza più riconoscibile in quanto visibile e viene usata della forza contro le vittime con conseguenti lesioni. Le azioni violenti comprendono calci, pugni, spintoni, picchiare, minacciare con e/o usare armi da fuoco o da taglio.
- VIOLENZA EMOTIVA: è causata da persistenti insulti, umiliazione e critiche che nel tempo possono distruggere il valore che la persona ha di sé. L’abuso emotivo è un tipo particolare di violenza per molte donne ( in particolare) difficile da capire e da denunciare. Questa violenza è un campanello d’allarme che associa gli altri tipi di abusi, per questo bisogna prevenire il più possibile.
- VIOLENZA PSICOLOGICA: l’insieme di minacce, comportamenti che incutono paura e che perseverano nel tempo da portare la vittima a un silenzio profondo per la paura di parlare e di farsi aiutare piuttosto subisce ma non rompe l’accordo con il partener abusante.
- VIOLENZA SESSUALE: comprende lo stupro, le molestie i contatti fisici non graditi contro la propria volontà. Si è vittima di abusi sessuali anche se si è state costrette ad avere rapporti non protetti o ad abortire.
- VIOLENZA ECONOMICA: è molto comune nelle famiglie in cui c’è un unico partener che gestisce le entrate e le uscite economiche. L’abuso economico fa sentire la donna/ uomo fallito e dipendente per sopravvivere poiché si ritiene priva delle risorse economiche e delle abilità per fronteggiare la vita (di solito non le fanno lavorare).
- CYBER BULLISMO: ossia bullismo online è il termine che indica un tipo di attacco offensivo mediante strumenti della rete internet.
- STALKING: insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate, tali azioni hanno l’obiettivo di danneggiare o diffamare la vittima.
- MOBBING: insieme di comportamenti aggressivi di natura psico-fisica e verbale, esercitati da un gruppo di persone nei confronti di altri soggetti. A volte si sperimenta in ambito lavorativo accumulando il cosiddetto ‘’stress lavorativo’’.
- VIOLENZA ASSISTITA: a cui assistono come testimoni soprattutto i figli della vittima.
Le conseguenze della violenza di genere sono devastanti e possono avere ripercussioni a vita per i sopravvissuti. La violenza di genere può anche avere conseguenze fatali per le persone che la subiscono. Le varie forme con cui può manifestarsi la violenza di genere, possono mettere in pericolo la vita delle vittime che la subisce. Nessuno dovrebbe sopportare questo tipo di dolore. Se hai riconosciuto di essere in una relazione violenta chiedi aiuto perché esiste una rete attiva e di supporto per te.
Cosa fare per difendersi dalla violenza in caso di emergenza? In caso di pericolo immediato o di violenza subita rivolgiti alle Forze dell’Ordine, al Pronto Intervento, o a un Centro Antiviolenza.
Articolo a cura di Valentina Fortunato, Dottoressa in Psicologia Clinica.