Rocca di Mezzo. Per due sere il capoluogo dell’Altopiano delle Rocche è tornato indietro nel tempo. “L’Assedio“, rievocazione storica dell’attacco di Braccio da Montone a Rocca di Mezzo, giunto alla sua seconda edizione, il 16 e 17 agosto ha attraversato le strade del paese, passando per i luoghi in cui si è svolta la battaglia, attraverso uno spettacolo itinerante, scritto e diretto da Sandro Argentieri, e realizzato nel rispetto delle normative attuali e che ha entusiasmato tutti gli spettatori che hanno avuto la fortuna di assistervi e apprezzare anche i costumi di scena realizzati proprio per l’occasione.
Era il 1423 e le manovre tattiche di Braccio Fortebraccio per raggiungere L’Aquila stavano per dare i loro frutti. Il mercenario si trovava davanti un piccolo borgo di montagna, che non mostrava alcuna voglia di piegarsi alla conquista. Nobili, clero e popolo, con astuzia e coraggio, hanno costretto Braccio ad affrontare la gentile estate, il rigido autunno e il proibitivo inverno, prima di arrendersi nella primavera del 1424 per gli stenti subiti. Fu il tempo giusto, quello della primavera, che permise agli aquilani di riorganizzarsi per la battaglia e vincerla nel giugno del 1424.
“L’Assedio”, però, è anche la storia di un popolo e di una comunità determinata che non si è arresa di fronte all’attacco e che ha saputo difendere le proprie terre. “La rievocazione storica dell’attacco di Braccio Fortebraccio da Montone ha visto 8 postazioni teatrali itineranti – ha dichiarato Sandro Argentieri, presidente della ProLoco di Rocca di Mezzo – Hanno collaborato alla sua realizzazione circa 90 persone tra attori e comparse, con un videomapping finale realizzato da Diego la Chioma. Si tratta di un evento fortemente voluto da tutti che ha lo scopo anche di far conoscere la storia del borgo antico proprio per rivalorizzarla; abbiamo messo in piedi una macchina grande, la cui organizzazione è stata impegnativa ma siamo davvero contenti che tutto sia andato bene”, conclude Argentieri.