Pescina. Supportare con ogni mezzo necessario, e con grande determinazione, la candidatura di Pescina a “Capitale della Cultura 2025“. La voce si è levata all’unisono questa mattina dalla città che ha dato i natali a Ignazio Silone e al cardinale Giulio Mazzarino, dove è stato presentato nel dettaglio il dossier in supporto all’ambiziosa iniziativa.
A fare gli onori di casa il sindaco Mirko Zauri, affiancato dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Parisse e da Tiziana Cuculo, presidente del “Centro Studi Ignazio Silone”. Importante la presenza della politica regionale, su tutti i senatori di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi e Guido Liris, il deputato di Forza Italia Nazario Pagano, il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e il presidente del Parco Regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore. Presente anche Gabriele Ciaccia del Teatro dei Colori. L’incontro è stato moderato dal giornalista Sergio Venditti.
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“Pescina non rappresenta solo la città che ha dato i natali a personaggi illustri, ma un territorio più ampio. Abbiamo ancora molto da lavorare ma occorre creare una sinergia tra istituzioni, associazioni e attività commerciali. Siamo lo specchio di tutte le aree interne dell’Abruzzo e dell’Italia che hanno un valore unico per essere volano di tradizioni e valori che spesso nelle grandi città si vanno a dissolvere. Ringrazio i tanti che si sono adoperati per questo dossier ma siamo al 50% dell’opera, serve l’aiuto di tutti” ha commentato il primo cittadino.
Il dossier “La Cultura non spopola” è stato spiegato più dettagliatamente dalla presidente del “Centro Studi Ignazio Silone”, Tiziana Cucolo. “Vogliamo proporre nuove strategie per un rafforzamento di una crescita economica, sociale e ambientale, inclusiva e sostenibile, rivolgedola come modello a tutte le aree interne. Dobbiamo invertire la rotta dello spopolamento. Un dossier realizzato non solo con dati tecnici, come quelli Istat, ma dove sono presenti i capisaldi della nostra tradizione culturale. La cultura è uno strumento utile a contrastare lo spopolamento. Sono 3 le macro aree presenti con 50 progetti e 150 eventi previsti e realizzati nel corso dell’anno di Capitale della Cultura. Ci auguriamo di poterli realizzare attraverso il supporto della Regione Abruzzo”.
“Questa non è una battaglia di Pescina ma è un traguardo che vogliamo raggiungere da tutto Abruzzo per l’importante ricaduta che può avere sul territorio”, ha detto il senatore Sigismondi. “Crediamo a questo sogno e vogliamo supportarlo. Ci sono messaggi sociali e culturali da portare avanti e noi vogliamo vincere questa sfida. In questo momento in Abruzzo c’è un grande fermento culturale ed è qualcosa di veramente lodevole”. Concetti espressi e ribaditi anche dagli ospiti presenti, fra i quali i consiglieri regionali Massimo Verdecchia e Antonietta La Porta.
“I piccoli borghi e le piccole realtà urbane devono essere valutati di nuovo. Le nostre radici sono quelle che raccontava Silone in Fontamara. Siamo i figli e i nipoti di coloro che hanno lavorato la terra e che oggi devono portare nuovo blasone a questo territorio”, ha invece commentato il senatore Liris, ex assessore regionale alle aree interne.
Delega lasciata nelle mani di Mario Quaglieri che, presente in conferenza, ha espresso tutta la sua soddisfare per questo obiettivo che Pescina si pone. “Sono orgoglioso della mia città natale. Questa amministrazione ha dato un altro passo a Pescina e oggi, grazie a questa iniziativa, l’Abruzzo e la parte più chiusa della provincia aquilana, aprono le porte al mondo”.
Così l’onorevole Nazario Pagano: “la candidatura è diventata l’emblema di quanto sia importante credere in ciò che si fa. Poteva sembrare una grande ma folle ambizione e invece ora siamo qui a parlarne. Noi, rispetto alle altre regioni italiane, abbiamo un deficit da colmare circa la conoscenza delle nostre bellezze e dei nostri valori storici”.
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