L’Aquila. I cittadini ucraini non faranno un passo indietro, non cederanno alle pressioni sovietiche e rivendicheranno con ardore e determinazione la propria indipendenza. E’ quanto si può leggere nelle migliaia di reazioni che in queste ore stanno arrivando dai principali social network. Nel mentre il governo ucraino comunicava che alla forza russa avrebbe risposto con “dignità”, l’escalation di tensione nella capitale Kiev aumentava fino ad arrivare alle locali sei del mattino con i primi bombardamenti che hanno, di fatto, segnato l’inizio della guerra.
“Le forze di difesa nazionale, usando il diritto all’autodifesa sulla base dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, sta rispondendo con dignità ai tentativi del nemico di attraversare il confine. La situazione è sotto controllo. Le truppe russe stanno soffrendo perdite”, ha scritto in una nota il ministero della Difesa ucraino, invitando, inoltre, chiunque sia in grado di imbracciare un’arma, a farlo. Vige la legge marziale e tutti i cittadini sono chiamati alle armi.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha apertamente invitato gli altri paesi europei a prendere le difese dell’Ucraina. “Il futuro della sicurezza europea si sta decidendo in questi momenti. C’è bisogno di unità. Noi siamo lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Difendeteci o faremo da soli“. “Sono grato a chi sta difendendo il nostro paese che sta lottando per la sua libertà. Siate pronti a sostenere la vostra nazione. L’Ucraina si sta difendendo alla ricerca della propria libertà di vivere sul suo territorio. La Russia ha attaccato la nostra nazione in maniera molto astuta, nello stesso modo in cui nazisti attaccarono l’Europa durante la seconda guerra mondiale. Il popolo russo dovrà scegliere che sentiero intraprendere. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore hanno ancora tempo per protestare contro questa guerra. Cari cittadini ucraini, molti di noi hanno parenti o amici in Russia, per favore chiedete a loro di parlarne”
Come riportato dall’Agi, durante il Consiglio di sicurezza dell’Onu non sono mancati momenti di tensione tra l’ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya e quello russo Vassily Nebenzia.
“Voi avete dichiarato la guerra, è responsabilità di questo organismo fermare la guerra. È ormai tardi per parlare di de-escalation”, ha detto il primo. Mentre il secondo ha risposto: “Noi stiamo monitorando il cessate il fuoco. Ma non andremo leggeri con chi lo trasgredirà. Una nuova avventura militare potrebbe costare molto cara all’Ucraina”.
La Russia, intanto, ha accerchiato l’Ucraina. L’obiettivo dichiarato di Putin è quello di riprendersi il paese. Per farlo ha dispiegato le forze militari lungo tutto il confine entrando sia dalla Bielorussia che dalla Crimea. C’è già chi parla di una guerra simile a quella in Afghanistan, sia nei tempi che nelle modalità.
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