E’ ancora in corso la conferenza stampa della Regione Abruzzo, presieduta dal presidente Marco Marsilio e dall’assessora alla Sanità, Nicoletta Verì, presso l’Auditorium di Palazzo Silone a L’Aquila. Oggetto dell’incontro con la stampa il Piano Vaccinale strutturato dalla governance abruzzese a fronte della riorganizzazione nazionale.
“Qualche tempo fa venni sollecitato dall’ex Commissario Arcuri – ha esordito Marco Marsilio – perché come regione eravamo quintultimi nelle procedure di vaccinazione. Io gli feci notare che stessimo rispettando meticolosamente la disposizione governativa di mantenere il 30% di scorte, con una prudenza voluta nel pianificare il richiamo per quanti stessero ricevendo la prima dose. Lui mi rassicurò. Potete spingervi oltre, vi forniremo quantitativi maggiori, mi disse. Questo non è accaduto. La difficoltà di approvvigionamento continua a persistere, in più si è aggiunto il caso di AstraZeneca. Abbiamo un’ottima percentuale di persone chiamate alla vaccinazione con questa casa farmaceutica. Noi dobbiamo chiedere il massimo rigore alle autorità di controllo. Loro se ci rassicurano ci dobbiamo fidare. Dobbiamo essere seri, disciplinati. Facciamo squadra tutti insieme. Si sono processate, prima Ema poi Aifa sono più rigorose. Chiedono maggiori test e maggiori prove. Se poi loro autorizzano dobbiamo sentirci tranquilli. Chiedo ai cittadini di accogliere le vaccinazioni, indipendentemente dal vaccino. Perché ciò che viene somministrato dai nostri medici sono assolutamente sicuri”.
“Immunità di gregge – ha proseguito Marsilio – che speriamo di raggiungere non più tardi di settembre. Se improvvisamente arrivassero dosi massicce di vaccini saremmo in grado di anticipare di gran lunga questa data. Siamo strutturati, abbiamo già un centinaio di punti vaccinali pronti, attivi. Abbiamo un accordo sottoscritto con i medici generali, parliamo un migliaio di ulteriori risorse. Si stanno estendendo gli accordi ad altre categorie professionali, fino ad arrivare ai farmacisti. Per cui siamo in grado di somministrare tutto ciò che ci viene messo a disposizione. La nostra media è altissima. Ma parlo per tutte le regioni. Nessuno sta lasciando i vaccini marcire dentro i frigoriferi. Che ce li diano questi vaccini, così potremmo essere giudicati”.
“Si muovono critiche da persone evidentemente figlie dei piani di sovietica memoria, pensano che tutto verrà pianificato col cronometro. Ma come si fa in una situazione come questa? Abbiamo un piano governativo trimestrale, ma non sappiamo se la fornitura arriverà durante la prima settimana o l’ultima del terzo mese“. Ha incalzato il Presidente Marsilio.
Subito dopo l’intervento dell’assessore Nicoletta Verì, per illustrare nei dettagli il nuovo piano.
“Il nuovo Piano si basa su una macro struttura. Entra a far parte del progetto la Protezione Civile, al fine di organizzare i punti di vaccinazione. Oltre ai 7 punti hub, già individuati, ci saranno 116 punti spock, affinché venga data una possibilità di vaccinazione all’intero tessuto regionale. Sto raccogliendo le istanze dei sindaci e attraverso uno studio attento e dettagliato andremo ad attivare le relative strutture. Per quanto riguarda i professionisti diventa fondamentale l’accordo con i medici di medicina generale, soprattutto in chiave vaccinazione delle fragilità. Oltre a questi professionisti daremo la possibilità ai volontari. Potranno aderire ad una banca ad ore, verrà fornita un’assicurazione appropriata per ciascuno di coloro che si metterà a disposizione. Parteciperanno poi i medici sportivi, i pediatri, gli odontotecnici. Dopo le fragilità vaccineremo a seconda della fascia d’età. Mercoledì inizieranno i disabili e le persone fragili. E salvo imprevisti entro settembre chiuderemo la campagna”.
Una nota poi sulla vaccinazione delle persone diversamente abili. Dopo aver loro somministrato la dose, si procederà all’inoculazione anche delle persone accompagnatrici e dei familiari.