Verso la fine della pandemia già in primavera. La previsione, ottimistica, giunge direttamente dall’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ospite ieri al programma radiofonico di Rai Radio 1, “Un giorno da pecora”.
“La pandemia potrebbe non esserci già più il mese prossimo – ha commentato l’epidemiologo – Credo che abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la Befana, ne stiamo uscendo, lo penso proprio. E il mese prossimo questa situazione non ci sarà più. Non voglio fare previsioni troppo ottimistiche – ha aggiunto Lo Palco – ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus”.
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Tra le ipotesi anche quella di abbandondare, nei prossimi mesi, le mascherine anche se “dobbiamo aspettare sempre i dati”, ha spiegato Lo Palco, che ha sottolineato anche che sarebbe favorevole ad abolire del tutto i tamponi, non solo per i vaccinati con tre dosi, ma anche per i positivi che, dopo cinque giorni, non abbiano avuto sintomi.
Il professore ordinario di Igiene all’università del Salento, ex assessore alla Salute nella regione Puglia, nei giorni scorsi aveva sostenuto anche l’abolizione dei bollettini giornalieri “perchè nocivi”, lasciandoli inalterati per un utilizzo e uno studio prettamente scientifico e comunicare con la popolazione una volta a settimana, spiegando la situazione attraverso l’ausilio dei canali ufficiali.
“Durante questa ondata Omicron c’è stato un paradosso – aveva commentato Lopalco ad Askanews – io vedo la gente più spaventata oggi di un anno fa ed è assurdo. Un anno fa c’era da avere paura con l’arrivo della variante inglese prima e con Delta dopo. Invece io vedo le persone prese dal panico adesso, forse perché ha in qualche maniera interpretato i numeri dati con il bollettino quotidiano utilizzando la stessa lente che si utilizzava un anno fa; ovvero se un anno fa con quei numeri era tutto chiuso, adesso che sono 10 volte tanti… Ed ecco l’ondata di panico che cresce ogni giorno col crescere dei numeri dei positivi. Oggi invece, non bisogna aver paura perché abbiamo il 90% di persone vaccinate, è un’altra epidemia. E’ completamente diverso essere positivo oggi vaccinato, specie con tre dosi di vaccino. L’anno scorso – confidava Lopalco – se mi fossi trovato un tampone positivo mi sarebbero tremate le gambe, oggi, con tre dosi, se sono positivo me ne sto a casa un po’ ma sicuramente non mi fa paura un’infezione, lo dico sinceramente infettarsi con il Sars-cov-2, con questa o con qualunque altra variante, ora non mi spaventa”. Il vaccino quindi fa “la vera differenza. Una differenza non da poco, che va spiegata alla gente. Non è un altro virus, siamo cambiati noi”.
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