Avezzano. È morto ieri, all’età di 75 anni, Antonio Graziani, stimato artista nato a Roma ma da decenni avezzanese d’adozione. Ex ferroviere, fece dell’amore per l’arte e per la pittura la sua ragione di vita. Ha, nel corso di cinquant’anni di carriera, esplorato le varie forme di espressività contemporanea al fine di realizzare numerose opere che, nel corso degli anni, sono state esposte in mostre e vernissage in tutta Italia.
“Regalare un quadro è come regalare il mondo“, era solito ripetere, testimoniando così la sua profonda generosità come uomo e la sua ingente capacità produttiva come pittore.
Era nato nel 1947 ed ha passato l’adolescenza tra Piemonte e Marsica, dove infine ha scelto di risiedere. Ad Avezzano era molto conosciuto e stimato per la sua passione e per la sua bravura. Uomo di mondo e di cultura, non mancava di viaggiare per documentarsi e per approfondire la scena artistica italiana. Il suo amore per il pennello e per l’immaginario collettivo lo ha portato a conoscere numerosi intellettuali e artisti, tra i quali gli scrittori Mario Luzi e Romolo Liberale, e pittori come Marcello Ercole e Renato Guttuso.
Nel corso della sua carriera ha allestito diverse mostre nella Marsica e in Abruzzo (su tutte, si ricorda quella al Media Museum di Pescara) ed ha partecipato a numerose rassegne artistiche, tra le quali il premio internazionale di Sulmona.