Uffici comunali nell’occhio del ciclone. Una lettera anonima ci è pervenuta oggi da Cappadocia a denuncia della situazione all’interno del palazzo comunale. Secondo quanto riportato nella nota, i dipendenti dell’amministrazione locale sarebbero soliti disertare il posto di lavoro, causando ritardi e disservizi alla cittadinanza. Non sarebbero, a detta dell’autore della denuncia, presenti fisicamente negli uffici di competenza. In aggiunta non sarebbero raggiungibili ai contatti istituzionali indicati nell’elenco dei numeri di recapito nell’arco temporale dell’apertura degli uffici stessi.
Di seguito il contenuto anonimo
“Il nostro Comune offre ancora qualche servizio (posta, supermarket, da poco una parafarmacia che, a quanto pare, non è durata per più di due mesi dalla data di apertura), ma gli uffici comunali è come se non esistessero. I dipendenti disertano puntualmente il luogo di lavoro e non si fanno trovare dai cittadini che disperatamente cercano di mettersi in contatto con loro. Se serve una carta, un documento, un suggerimento… ebbene il Comune è vuoto. Non c’è mai nessuno. Sta capitando anche a miei parenti e conoscenti: essi provano inutilmente a chiamare gli uffici e non rispondono. Essi vanno al comune per parlare con un impiegato, e non lo trovano.
Non esistono avvisi di carta o sui siti che ci aiutano a capire quando e come andare a parlare con loro. Un mio amico è addirittura partito da Roma per andare il loco, ma niente da fare! Una giornata di lavoro persa e soldi sprecati tra autostrada e carburante.
Tutto questo nella indifferenza totale di una amministrazione e di un sindaco che non provvedono a risolvere nulla di questo. A proposito… anche il Sindaco è una meteora. Non si vede in Comune, non si vede in paese, non si capisce come prendere appuntamento per incontrarlo. Ci dicono che bisogna prendere appuntamento per il lunedì. Ma il lunedì non c’è nessuno.
Ci siamo dimenticati anche di come è il suo volto.
A cosa serve un Comune del genere? Non sarebbe meglio chiuderlo? Un periodo per fare la carta d’identità dovevamo recarci a Tagliacozzo.
All’inizio si pensava fosse colpa del Covid, ma è possibile che solo in questo comune c’è il Covid? Che altre realtà vicine a noi funzionano splendidamente? E i consiglieri? Chi sono? Dove sono? Paesi sporchi e abbandonati. Non è giusto vivere così! E’ un nostro diritto poter andare in Comune e trovare uffici aperti e persone che sbrigano pratiche.
Ci ho pensato molto prima di scrivere questa lettera ma siamo stanchi e delusi.
La mia voce è anche quella di molte persone anziane che non possono scrivere che non sanno a chi chiedere per una bolletta o per una futile questione. La mia segnalazione è la pima. Speriamo che la vostra pubblicazione scuota le coscienze di impiegati, amministratori e Sindaco… affinché le cose inizino a funzionare meglio.
Ci sentiamo soli e Abbandonati!”