Castel di Sangro. Non solo l’orsetto più famoso d’Abruzzo, Juan Carrito, è tornato a farsi vedere, battendo il territorio dell’Alto Sangro alla ricerca di cibo. Insieme a lui anche l’orsa Bambina, un esemplare adulto di 8 anni, senza radiocollare ma monitorata tramite radio. I due sono stati protagonisti di un particolare episodio in cui è stata messa a rischio, per un breve periodo, l’incolumità di Carrito. L’orsa adulta, infatti, ha allontanato in maniera brusca Juan Carrito dal posto che fino a poco tempo prima condividevano. Bambina ha cercato di aggredire Juan Carrito, spingendolo su un costone roccioso, rischiando di farlo precipitare. Probabilmente l’orsa, disturbata poi da alcuni rumori, ha mollato la presa e si è allontanata.
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La vicenda, confermata anche dal PNALM, probabilmente sarebbe stata dettata dall’invasione territoriale di Juan Carrito, tale da indurre l’orsa adulta a comportarsi così. L’ente rassicura affermando che si tratta di dinamiche consuete, di episodi che “rientrano nel bagaglio esperenziale dei selvatici”, secondo quanto dichiarato al giornale Kodami.it. Secondo lo zoologo Paolo Forconi si tratta di “gerarchie di dominanza“. Non possiamo sapere, inoltre, se nei pressi dell’accaduto vi fosse una carcassa di animale, ma c’è un’alta probabilità che fosse così. La notizia, comunque, è rimbalzata su internet, destando la preoccupazione di tutti coloro che nell’ultimo anno hanno seguito le vicende di Juan Carrito.
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