Settimio Santilli, sindaco di Celano, attacca duramente la rivolta dei ristoratori. “IOAPRO 1501”, così l’hanno ribattezzata sui social, aula di confronto virtuale che ha messo d’accordo oltre 30.000 esercenti. A partire da oggi si andrà dunque avanti oltre l’orario di chiusura. Non verranno quindi rispettate le disposizioni governative, pena le sanzioni previste dal Dpcm.
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“La sofferenza, la frustrazione e la disperazione sono del tutto condivisibili. Lo comprendo, perché vivo il problema del settore in prima persona, ma non è così che lo risolveremmo, non così! – Ha scritto Santilli nello sfogo affidato alla sua pagina personale su Facebook – Lo peggioreremmo solamente.Si passerebbe dalla ragione al torto, creando un precedente dannoso a tutti e fornendo addirittura alibi a chi ha il dovere e la responsabilità di risolvere i problemi. Abbiamo resistito finora, dobbiamo continuare a farlo. Continuiamo a stringere i denti e a rispettare le regole sulle quali si fonda una sana democrazia a cui tutti dobbiamo continuare a credere, per un ritorno alla piena libertà che ci auguriamo quantomai prossimo.Verrà anche il tempo di rivendicare civilmente uno degli articoli principali su cui si fonda la nostra Costituzione – La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società – Ora no, ora dobbiamo continuare a rispettare le regole per uscire da questa pandemia maledetta prima possibile. Resistiamo civilmente. Ci rialzeremo più forti di prima”.